Champions, Inzaghi: “Inter squadra matura, non tremeremo”

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Dopo avere vinto l’andata per 2-0, l’Inter si prepara a giocare il ritorno dell’euroderby del Milan, questa volta in casa, in uno stadio quasi tutto nerazzurro. Oltre 75mila tifosi, 12 milioni di incasso, un record. “Sappiamo di avere un meritato vantaggio, ma non dovremo gestire. Dovremo fare una partita da Inter, sapendo che abbiamo di fronte una squadra di grandissima qualità. Siamo a 90 più recupero da un sogno insieme a questi splendidi ragazzi”, ha detto l’allenatore Simone Inzaghi. ” E si poteva pensare di lavorare meglio senza la Coppa Italia e invece abbiamo lavorato molto bene durante la sosta. Guardando indietro, all’inizio del percorso in Champions, ha detto: “Il giorno dei sorteggi c’era delusione, non eravamo stati fortunatissimi. Ma ho detto al mio staff e ai giocatori che neanche Bayern e Barcellona erano contenti di prendere l’Inter in terza fascia”.

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Le critiche e le ambizioni

Analizzando il momento attuale della squadra, il tecnico ha aggiunto: “Giochiamo sempre, è stata una fortuna non avere tanto tempo per pensare. Siamo in finale di Coppa Italia. In campionato cinque partite fa eravamo molto lontani dal nostro obiettivo basilare e anche lì manca l’ultimo passo”. Quanto alle molte critiche ricevute negli scorsi mesi da tifoseria e addetti ai lavori, Inzaghi ha aggiunto: “Le critiche ci devono essere se non sono pretestuose, come invece spesso accade”. E sulla disposizione mentale con cui il gruppo si prepara ad affrontare la partita, ha detto: “Siamo una squadra matura e seria, sappiamo che pur avendo vinto all’andata ancora non abbiamo fatto nulla. Non dobbiamo speculare e gestire. Possiamo affrontare la gara con tantissima fiducia. Non deve venirci il braccino, abbiamo giocatori importanti, campioni del Mondo, vice-campioni, campioni d’Europa”.

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L’arbitro francese Clement Turpin

Rispondendo alle domande dei cronisti, Inzaghi ha affrontato anche il tema degli arbitraggi: “All’andata col Milan c’è stato un episodio che andava valutato in un altro modo, parlo dell’episodio di Krunic su Bastoni. E avrebbe dato al risultato qualcosa di importantissimo. Ma non è stato così e non c’è nessunissimo problema, come non c’è problema del fatto che domani avremo un arbitro francese, contro il Milan che ha quattro francesi in squadra. C’è massima fiducia”.

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Il segreto del turnover

Il tecnico interista ha poi parlato delle rotazioni dei giocatori, con cui nell’ultimo filotto di sette partite vinte è sempre riuscito a mettere in campo i giocatori più in forma. “Per quanto riguarda le scelte e le formazioni, fortunatamente io leggo e ascolto poco quel che si dice. Ma so tutto, e questa è la mia fortuna. Dopo la partita è sempre facile dire doveva giocare tizio, noi facciamo scelte. A volte sei più fortunato, a volte meno”. E sul fatto che i giocatori dell’Inter accettino di buon grado il turnover, ha detto: “La nostra rosa non è profonda numericamente. Siamo venti, più alcuni giovani. Dopo il Mondiale si è creato un qualcosa grazie ai ragazzi e alla squadra. Abbiamo avuto un calendario impossibile, ma cambiando tanti giocatori siamo stati bravi a gestirlo finora, chiedendo un grandissimo contributo a tutti i componenti della rosa”

Il ruolo di Calhanoglu

Un’altra mossa decisiva per il percorso dell’Inter è stata l’impiego di Calhanoglu in regia, nonostante in passato fosse sempre stato schierato come mezzala o sulla trequarti. “È sata un’intuizione. Mancava Brozovic e ho pensato che poteva essere Calhanoglu la soluzione più importante. Poi il ragazzo è stato bravissimo. Ma vale anche per Darmian, che sta facendo benissimo in un ruolo mai fatto. Ha fatto il terzino ma mai il terzo di difesa. Alleno giocatori di grandissima qualità che si sanno adattare”. Altri complimenti Inzaghi li ha riservati a Lukaku, “che ha lavorato tantissimo ed è arrivato nel migliore dei modi a questo mese”, a Correa, “che non avrei tolto nella gara con il Sassuolo, se non fosse stato lui a chiedermelo” e infine a Lautaro: “Sta vivendo un ottimo momento, si sta alternando con gli altri al meglio”.

L’invito alla prudenza di Acerbi

In conferenza stampa si è presentato con l’allenatore Francesco Acerbi, accolto con scetticismo dai tifosi interisti a inizio stagione, ma poi rivelatosi uno dei cardini della squadra. Sull’importanza della gara, Acerbi non si è certo nascosto: “Se non passi domani è un disastro, è una stagione di merda. Cioè mi spiego: basta una partita e sembra che passi da una stagione ottima al fallimento. Dipende da noi il nostro destino. È una buonissima stagione, manca un pezzettino. Le somme si tirano alla fine”. E ha invitato a non illudersi che il risultato dell’andata sia una garanzia di passaggio del turno: “Abbiamo vissuto una settimana piena di ansie, ma ansie positive. Sappiamo che il Milan è forte ma lo siamo anche noi. Abbiamo grande entusiasmo ma dobbiamo fare attenzione. Se pensiamo anche solo di avere l’uno per cento in più del Milan, faremmo un grossissimo errore. Ma noi non siamo così”.

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