“Chi imbrattò il Senato vada volontario in Emilia”: la proposta di La Russa dopo l’alluvione

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Era il 2 gennaio: gli attivisti di Ultima Generazione alle 8 di mattina imbrattavano la facciata di Palazzo Madama con la vernice arancione. Un gesto per il quale il presidente Ignazio la Russa aveva annunciato che il Senato si sarebbe costituito parte civile. Ora lo stesso La Russa lancia una proposta: “Vadano per almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione. Sarà mia cura provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”.

La Russa lo ha dichiarato all’Ansa, specificando: “Mi ero detto non contrario ad incontrare i ragazzi che sono imputati per avere imbrattato la facciata di Palazzo Madama ma poi la richiesta non ha avuto seguito”. Il processo per danneggiamento aggravato ai danni di Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini è iniziato a Roma il 12 maggio. All’udienza sono state accolte la costituzione di parte civile, oltre che del Senato, anche del Ministero dei Beni Culturali e del Comune di Roma. “Rifaremmo tutto, noi continuiamo comunque con le nostre azioni – ha commentato Laura Paracini -. Non mi preoccupa tanto il processo, quanto il mio futuro. Un futuro senza acqua, senza cibo e al collasso sociale, quello sì che dovrebbe terrorizzare tutti quanti”.

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