Chiara Gamberale, viaggio da incubo: “Sorteggiata per overbooking, mi hanno lasciata a terra”. Le scuse della compagnia

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Un viaggio da incubo quello vissuto da alcuni passeggeri all’aeroporto Marco Polo di Venezia per un volo in direzione Grecia. A rendere pubblico il disservizio ci ha pensato la scrittrice romana Chiara Gamberale che si è sfogata attraverso i suoi social contro la compagnia aerea Volotea, rea di aver venduto più biglietti del previsto andando così in overbooking.

Lo sfogo su Instagram

“Stamattina dovevo partire per la Grecia per l’unica settimana dell’anno in cui lascio Vita con i nonni e con il suo papà per impostare il mio nuovo romanzo. Ma Volotea ha sorteggiato due persone che non potranno partire, perché hanno accettato più prenotazioni delle loro disponibilità effettive”, ha raccontato alterata Chiara Gamberale. La compagnia, già nota per adoperare queste decisioni, visti i migliaia di commenti ricevuti sotto al post della scrittrice con testimonianze simili, ha sorteggiato la giornalista e un’altra donna per restare giù dall’aereo. C’erano due persone in più rispetto alla capienza massima dell’aeromobile e quindi l’unico modo per far decollare il volo era far scendere le eccedenze. E l’unico modo pensato (e troppo spesso utilizzato) dalla compagnia è stato il sorteggio.

“L’altra persona è la mamma di un bambino di un anno che l’aspettava ad Atene con l’ex marito che subito dopo il suo arrivo ha una coincidenza per New York e che è in lacrime, smarrita e fuori di sé. Il personale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia responsabile di Volotea riesce solo ad ammonirla che se continua a piangere sarà ‘fatta uscire dalla struttura’ e nessuno le viene praticamente in aiuto. Siete delle bestie”, la chiosa di Chiara Gamberale.

Coincidenze perse

La scrittrice ha poi raccontato che la compagnia non ha offerto “una soluzione alternativa, senza nemmeno scusarsi. Ci hanno detto: recuperatevi il bagaglio. Non sapevamo dove e infatti non l’abbiamo trovato. Non riuscivamo a parlare con nessuno, né ad avare un contatto con un responsabile Volotea. ‘Chiamate a Barcellona, è stata l’unica risposta”. 

“Ho provato a chiamare Barcellona – racconta ancora – ma non è stato possibile parlare con nessuno. All’altra mamma disperata hanno detto di far cambiare il volo alla persona che l’aspettava ad Atene”.  Le due donne sono riuscite a imbarcarsi solo nel tardo pomeriggio, nove ore dopo l’inizio dell’incubo. E per andare in Grecia hanno fatto scalo a Vienna. Una soluzione che non ha evitato i disagi ad entrambe le passeggere appiedate: “Ovviamente io ho perso la mia coincidenza e l’ex marito della signora ha perso l’aereo che doveva prendere per New York”.

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La risposta della compagnia

La compagnia aerea Volotea, dopo l’splosione del caso sui social, ha risposto attraverso una nota: “A seguito dell’overbooking che si è manifestato sul volo V71490 Venezia Atene del 4 agosto, Volotea, in collaborazione con il personale di terra presente in aeroporto, si è immediatamente attivata con l’obiettivo di portare a destinazione in giornata le due passeggere rimaste a terra”, si legge nella nota. E ancora: “Le due passeggere sono state dirottate su un volo Austrian Airlines via Vienna e sono arrivate ad Atene la sera stessa. Per Volotea, la massima attenzione dei propri viaggiatori è un fattore prioritario e per questo motivo si è attivata immediatamente, adottando tutte le misure a sua disposizione per riprogrammare il viaggio il prima possibile e permettere alle due passeggere di raggiungere la loro destinazione finale. La Compagnia si scusa sinceramente per il disagio causato e conferma di aver già contattato le due passeggere”

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