“Ci hanno picchiate fuori da una discoteca a Valencia, la polizia non ha preso le nostre difese”, il racconto di una fiorentina

Pubblicità
Pubblicità

“Siamo scosse e con un paio di costole incrinate”. Ambra Morelli, 22 anni, fiorentina, pallanuotista della Rari Nantes Florentia e studentessa di psicologia a Padova, chiude così la sua testimonianza dell’ultima notte di vacanze in Spagna a Valencia sul suo account Instagram, nella quale racconta di essere finita in ospedale dopo un intervento della polizia spagnola in seguito a una lite fuori da una discoteca.

La notte del 10 agosto intorno alle 4,00, come scrive lei stessa sui social, la ragazza è fuori la discoteca Marina Beach, che ha chiuso alle 3,30. Si trova lì insieme a sette amiche con cui ha passato le ferie e racconta di essere stata molestata e aggredita senza alcun motivo da un gruppo di ragazzi e da un ragazzo in particolare, un episodio che riporta alla mente la terribile morte di Niccolò Ciatti, assassinato a 22 anni  con un calcio in testa durante un pestaggio in discoteca a Lloret De Mar.

“Vola una scarpa dal gruppo di ragazzi e atterra vicino a noi – scrive la 22enne-. In totale tranquillità prendo la scarpa e ridendo faccio per riportargliela. Un ragazzo arriva me la strappa da mano e inizia a insultarmi. Una mia amica arriva in mio soccorso e dice al ragazzo di andarsene, ovviamente un po’ innervosita ma sempre a debita distanza. Questo individuo allora le tira un calcio forte sugli stinchi e comincia a sputarci addosso, non una ma ripetute volte con insulti irripetibili annessi”. Secondo il racconto di Ambra Morelli nessuno dei presenti sarebbe intervenuto in soccorso delle ragazze per salvarle dalla violenza gratuita e inattesa dopo una notte di divertimento in discoteca. “Poi abbiamo capito il perché. Quando è arrivata la polizia nazionale spagnola l’unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo e spingerci con forza a terra nella sabbia”.

La giovane ha poi raccontato l’accaduto in un’intervista al quotidiano La Nazione in cui dice che quando è intervenuta la polizia nazionale spagnola: “siamo state picchiate e accusate di essere ubriache quando eravamo noi a essere state molestate da un gruppo di ragazzi e avevamo chiesto aiuto”. La denuncia di Ambra Morelli sui social prosegue: “Sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. Mi hanno raccontato che gli agenti hanno tirato fuori anche il manganello. La mia amica penso che abbia perso i sensi e quando ci siamo rialzate ci volevano dividere, hanno separato le nostre mani incrociate con un forte colpo e hanno cominciato a minacciarci che ci avrebbero portato via con le manette. In tutto ciò abbiamo sempre tenuto le braccia alte chiedendo aiuto e dicendo che ci avevano picchiato e importunato. C’era un’agente donna a cui ci siamo appellate che ci ha trattato peggio degli uomini. Eravamo spaventate, deluse, sole e umiliate”. E aggiunge: “Siamo riuscite a fuggire da questa situazione non abbiamo capito ancora bene come, dopo che hanno visto il mio documento”. 

Quando la polizia è andata via, i presenti hanno tentato di calmare il gruppo di amiche: “Ci hanno raccontato che in Spagna queste cose succedono ogni giorno, succede anche di peggio e non può essere così, ma i loro volti atterriti e rassegnati ci hanno lasciato poche speranze per il futuro. State attenti se andate in Spagna, tenete sempre un profilo basso” scrive Ambra Morelli.

Le giovani si sono poi recate in ospedale a Valencia per essere medicate, ma hanno deciso di non sporgere denuncia.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *