Cibo e sesso: dalla cucina alla camera da letto e ritorno

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Cibo e sesso. Cucina ed eros. Mangiare come gesto molto concreto di esprimere passione, erotismo, intimità. I legami ci sono, e vanno dalla tavola alla camera da letto e viceversa. Basti pensare non solo alle classiche ostriche e champagne dal “tête-à-tête” più o meno assicurato,  ma anche alle ultime novità in fatto di sex food a tutta dolcezza rivisitata in chiave molto “intima”. Letteralmente parlando, e giocando con il palato assaggiando i dolci a forma di pene e vagina come quelli proposti da MySecretCase, azienda di sex toys che ha lanciato l’Orgasmeria a Torino e Milano (e forse lo farà anche a Firenze). Un format che si concretizza in una waffle bakery online e itinerante.  Con punti vendita temporanei. Si tratta di dolcetti realizzati con cialde morbide all’interno e croccanti all’esterno, a forma fallica o di genitale femminile. Hanno anche un nome, Pipo e Gina, e sono ricoperti con cioccolato fondente o bianco, pistacchi, caramello. “Vogliamo celebrare il gusto, il senso che da sempre è protagonista della sessualità più intensa, giocosa e divertente”, hanno sottolineato gli ideatori del format erotico-dolciario. Ricordando che “cibo e sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini, gli stessi ormoni che li controllano e permettono di gustare più a fondo l’intimità”.

Delizia firmata Orgasmeria (foto Orgasmeria) 

Per esplorare il legame fra tavola ed eros ed “apparecchiarlo” con tutta la passione del caso Il Gusto ha chiesto a quattro chef stellati di raccontare il loro “rapporto di fuoco” con la cucina e ciò che rappresenta. E in vista delle feste regalare ai lettori una ricetta del loro piatto più afrodisiaco. 

Secondo Luca Marchini, chef del ristorante stellato “L’Erba del Re” a Modena, quello fra cibo e sesso ” è un connubio non sempre immediato,  spesso solo legato ad alcuni stereotipi”: “Credo che il vero cibo afrodisiaco, al di fuori di prodotti che magari chimicamente possono stimolare l’eros, si possa esprimere in un insieme di relazioni tra parte visiva, olfattiva, gustativa, ma soprattutto tattile”.

“Il mio piatto “sensuale” – spiega Marchini – è  sicuramente “Un dito di spaghetti alle vongole”, dove l’alternarsi di salse e concentrati di pasta, prezzemolo e vongole vengono degustati con le dita, portate poi alla bocca per degustare il piatto. Un intrigante concentrato di sapori degustati in modo anche malizioso”. 

Per Luca Zecchin, dello stellato “Guido da Costigliole” a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, fra cibo e sesso c’è un legame psicologico tra piacere e bisogno: “La cucina è un atto di amore, è impossibile parlare di cibo senza esserne innamorati, per noi chef in particolar modo, è un legame viscerale, carnale. In realtà nessun essere umano è indifferente al cibo ma solo quello che si diverte a tavola ha la passione vera”. Il suo piatto afrodisiaco, in carta al Gramsci di Torino dove è consulente, è la Trota di Mondovì affumicata, carciofi e zenzero rosa. “Tra gli ingredienti che utilizzo in cucina – spiega Zecchin – ho scelto lo zenzero rosa. Il colore vellutato, il sapore leggermente piccante e speziato, la provenienza da terre lontane… Tutto dello zenzero è voluttà e piacere”.

Per Riccardo Bassetti (“La Tavola” 1 Michelin a Laveno Mombello-Varese) “parlare di cibo e parlare di sesso, amore, passione è molto simile”: “Sono concetti legati in modo indissolubile, che si portano dietro importanti momenti conviviali. Basti pensare a un primo appuntamento, o al festeggiare un anniversario, si pensa facilmente a una cena fuori, in un posto speciale, o a una preparazione romantica a tavola. Comunque uno dei protagonisti è sempre il cibo, che unisce le persone e riscalda l’atmosfera. Pensate al gesto di imboccare il vostro partner, o di assaggiare dall’altrui piatto. All’intimità che si crea“. “Ci sono tanti cibi che possono contribuire a rendere l’atmosfera intima, tra cui le lumache – aggiunge Bassetti -. Mi viene in mente il mio primo piatto I’m a little pea Gnocchi di piselli e lumache: crema di piselli, humus di piselli, il tutto accompagnato da lumache di terra, cotte con vino bianco, aglio e burro. In questo caso per i lettori de Il Gusto però ho pensato a uno degli ingredienti afrodisiaci per eccellenza, il cioccolato. Si tratta di uno dei miei dessert storici, tuttora in carta. L’obiettivo del piatto è amplificare la potenza aromatica ed espressiva del cibo degli Dei proponendolo in tre forme diverse: gavotte, mousse e salsa, in abbinamento a una pralina sfogliata e alle nocciole caramellate”. 

Infine Alessandro Gilmozzi (“El Molin” a Cavalese-Trento, 1 stella Michelin) che racchiude la sua idea di passione in tavola in un unico piatto: “Il cuore di cervo. C’è tutto insieme, gioco, complicità, consistenze, sapori forti e insieme morbidi”. 

LE RICETTE STELLATE AFRODISIACHE

“Un dito di spaghetti alle vongole” di Luca Marchini

Il piatto afrodisiaco di Luca Marchini 

Ingredienti per 2 persone

30 gr spaghetti, prezzemolo, pane grattugiato, aglio, 500 gr vongole, brodo vegetale, poco parmigiano reggiano grattugiato.

Procedimento

Per le vongole: strofinare la padella con l’aglio tagliato in due, inserire le vongole e attendere che si aprano estraendole una ad una dalla padella. Filtrare l’acqua di cottura. Sgusciare le vongole, tritarle e setacciarle. Deve risultare una crema densa, da inserire in una tasca da pasticceria  e tenuta in caldo (38°C circa).

Per gli spaghetti: cuocere gli spaghetti, in acqua non salata, per 4 minuti. Terminare in brasatura la cottura con l’acqua delle vongole e il brodo vegetale. Lasciare la cottura un po’ al dente. Aggiungere poco parmigiano reggiano e setacciare il tutto. Deve risultare una crema densa. Inserire in una sacca da pasticceria e mantenere in caldo

Per la salsa al prezzemolo: strofinare una padella tiepida con l’aglio, aggiungere poco pane grattugiato e riscaldare leggermente. Centrifugare il prezzemolo, gambo e foglie e unire il pane grattugiato aromatizzato all’aglio. Setacciare. Inserire in una sacca da pasticceria e mantenere in caldo.

…..

“Trota, carciofi e zenzero rosa” di Luca Zecchin

 Il piatto afrodisiaco di Luca Zecchin (foto @luisamosello) 

Ingredienti per 4 persone

4 filetti di trota Iridea, 4 carciofi di Albenga, 1 mazzetto di erbe aromatiche,30 gr zenzero rosa, 100 gr zucchero, 100 gr sale, burro, vino bianco, pepe, limone.

Procedimento

Fare marinare per un’ora i filetti di trota sottovuoto con il sale, lo zucchero e lo zenzero rosa. Risciacquare sotto l’acqua fredda rimuovendo il residuo sopra i filetti. Affumicare a freddo la trota, esponendola al fumo di legno di faggio per circa 7/8 minuti. 

Nel frattempo, mondare i carciofi, metterli a bagno in acqua e limone. Tagliare i carciofi a julienne. Cuocerli a fuoco vivo con olio e il trito di erbe aromatiche, avendo cura di sfumare con il vino bianco. In una padella, fare dorare una noce di burro, dopodiché aggiungere la trota facendola cucinare solo dalla parte della pelle, per circa 3 minuti, fino a quando sarà dorata. 

Impiattare, adagiando i filetti di trota sopra ai carciofi, e guarnire con qualche filetto di zenzero rosa.

“Cioccolato al cubo” di Riccardo Bassetti 

Il piatto afrodisiaco di Riccardo Bassetti 

Ingredienti per 4 persone

5 gr burro, 20 gr zucchero, 8 gr cacao in polvere, 20 gr albume. Per la mousse:  100 gr latte,2 tuorli, 20 gr zucchero, 135 gr cioccolato al latte 33%, 100 gr panna montata. Per la salsa: 25 gr zucchero, acqua, 25 gr latte, un baccello di vaniglia grattato, 5 gr zenzero a fettine. Per la pralina: 25 gr cioccolato al latte 33%, 25 gr nocciole tostate e tritate grossolanamente, 25 gr feuilletine, 60 gr nocciole

Procedimento

In una piccola ciotola mischiare tutti gli ingredienti. Mixare con un frullatore ad immersione e stendere finemente di seguito su di una teglia con silpat (tappetino in silicone alimentare). Cuocere in forno a 180°C per 8’. Lasciare raffreddare a temperatura ambiente. 

Portare ad ebollizione 100 gr di latte, versarlo sui tuorli sbianchiti con lo zucchero. Spostare il tutto in una casseruola piccola e portare a 82°C il preparato (poco prima che inizi a bollire). Versare su il cioccolato al latte e mischiare per emulsionare. Successivamente incorporateci la panna montata. Conservate in un frigorifero per 24h. Al momento di servire, riempire una saccapoche con beccuccio rigato. Fondere a bagnomaria il cioccolato. Quando sciolto, mischiare le nocciole e il feuilletine. Lasciar raffreddare, così da poter realizzare delle piccole pepite. Mantenere in congelatore. Per le nocciole caramellare in una padella lo zucchero, aggiungi l’acqua e successivamente le nocciole. Raffredda il tutto una volta raggiunta una lieve caramellizzazione e romperle a pezzetti.  Portare ad ebollizione tutti gli ingredienti e cuocere per 20’ a fiamma bassa. Aggiungere il cacao in polvere e mixare fuori dal fuoco. In un piatto piano svasato sistemare al centro un cordone di mousse, aggiungere un pezzo lungo di gavotte al di sopra, poi di nuovo della mousse e delle nocciole caramellate. Ripetere per altre due volte, l’operazione. Disporre intorno le pepite di pralina sfogliata e versare della salsa al cioccolato e zenzero come ultimo tocco.

“Cuore di cervo” di Alessandro Gilmozzi

Il piatto afrodisiaco di Alessandro Gilmozzi (foto Carlo Baroni) 

Ingredienti per 4 persone

1 kg cuore di carne di cervi, 10 gr sali da speck, 1 kg patate rosse, 70 gr scalogno, 10 cl vino Riesling, 100 gr olio Evo, fondo bianco vegetale q.b, sale e pepe q.b. 80 gr aglio nero, acetosella.

Procedimento 

Lavare il cuore, asciugarlo e marinarlo per 3 giorni con dei pesi al di sopra. Affumicarlo leggermente con il tabacco ai fiori. Tagliarlo a fette sottili ed essiccarlo al microonde, frullarlo fino ad ottenere una polvere. Realizzare un potage, un gelato con l’aglio nero e le sfere di acetosella e impiattare.

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