Ciclismo, Van der Poel vince la Milano-Sanremo: Ganna è secondo

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SANREMO – Tutto solo, con le mani sulla testa, col pugno che rotea. Mathieu Van der Poel ha vinto la prima Milano-Sanremo della sua carriera con un attacco secco sul Poggio, uno solo proprio all’ultimo km della salita simbolo della Classicissima. L’Olanda torna a vincere in riviera dopo 38 anni e Mathieu imita suo nonno materno Raymond Poulidor, che la Sanremo l’aveva vinta nel 1961. Ma dietro al campione del mondo di ciclocross c’è un enorme Filippo Ganna, secondo a 15” dal sogno. Il piemontese è riuscito a stare con Van der Poel, Van Aert e Pogacar sul Poggio, ma ha perso l’attimo a poche centinaia di metri dalla famosissima cabina telefonica, dove la salita si trasforma in picchiata. A Van der Poel non sono occorsi grandi numeri alla Mohoric in discesa, anche perché Van Aert non è mai riuscito a fare un ritmo consistente e Ganna e Pogacar, forse preoccupati dallo sprint del belga, non l’hanno troppo assecondato. Per Van der Poel è la terza Classica Monumento dopo i due Fiandre (2020 e 2022), il 41° successo in carriera, il 1° in una gara su strada nel 2023.

“La Sanremo è una delle gare che si desiderano una vita, anche per la squadra” il primo commento di Van der Poel, “e sono felicissimo per il modo in cui l’ho vinta. La Tirreno è stata deludente, forse, ma non mi stavo nascondendo lì. Non ero al livello desiderato, ma sapevo che dovevo partecipare a quella corsa per prepararmi al meglio. L’attacco a Pogacar in salita? Volevo partire un po’ prima, ma non ho trovato lo spazio. Sono stato fortunato nell’aver trovato un piccolo buco. Questo è il modo più bello di vincere la Sanremo, è difficile arrivare da soli sul traguardo, qui”.

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Ganna: “Ogni lasciata è persa, ma restare con Pogacar in salita dà morale”

Contento a metà Filippo Ganna: “Ci abbiamo provato, volevo dare qualcosa in più alla squadra. Sono felice del secondo posto, ma è l’ennesimo di questa stagione. Grazie al pubblico. Ogni lasciata è persa, ora è brutto tornare senza la vittoria, ma bisognerà tornare proprio per quello. Sono felice, anche perché quest’anno ho anche perso una settimana di lavoro per l’operazione agli occhi. Sulla salita avevo il feeling per seguire Van der Poel ma ho avuto paura, non sapevo come avrebbero reagito le gambe. Ora il Belgio. Riuscire a restare con Pogacar mi dà molto morale. Ora tutto sulla Roubaix”.

La cronaca

Una Sanremo assai classica nel suo svolgimento. Una lunga fuga a sette in apertura con Alexandr Riabushenko (Astana Qazaqstan Team), Mirco Maestri (EOLO-Kometa), Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè),Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Alexandre Balmer (Team Jayco AlUla), Jan Maas (Team Jayco AlUla), ripresi nella zona dei Capi. Una caduta con Bennett nelle retrovie, prima della Cipressa.

Poche schermaglie sulla Cipressa, poi prima del Poggio i treni delle squadre si compattano in un gruppo di una cinquantina di corridori. La Bahrain la prende di petto per Mohoric, ma il primo attacco è della UAE, Wellens con Pogacar a ruota al primo tornante. Risponde bene Ganna, si isola un gruppetto a 8. A un km dalla vetta parte Pogacar, ma si porta dietro Ganna, Van Aert e Van der Poel. Il vuoto dietro, Mohoric fatica a risalire con Pedersen e Philipsen a ruota. Riparte Van der Poel, che transita in cima con una manciata di istanti di vantaggio sugli altri tre e imbocca da solo la discesa. A condurre l’inseguimento è Van Aert, dietro Ganna e Pogacar, sempre in quest’ordine. Ai piedi del Poggio Van der Poel ha 8” sugli altri tre, a 13” Philipsen e Pedersen. Vince Van der Poel con 15” su uno splendido Ganna, terzo Van Aert, quarto Pogacar.

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