Alarm phone ha già contato venti barchini in balìa delle onde. Partiti tra ieri e questa mattina dalle coste tunisine sono stati sorpresi dal rapido peggioramento delle condizioni meteo. A bordo centinaia di migranti. Da qui il disperato appello della ong alle autorità italiane: “Avviate una grande operazione di soccorso, diversamente queste persone non sopravviveranno alla notte”.
Il rischio che domattina ci si possa svegliare con più di una tragedia è altissimo. Come hanno dimostrato le decine di salvataggi dei giorni scorsi e i quasi 1500 migranti approdati a Lampedusa nelle ultime 24 ore il flusso di migranti in partenza dalla Tunisia e diretto verso l’isola non accenna a diminuire. E i gusci di metallo utilizzati dai trafficanti sono talmente fragili che si ribaltano alla prima onda, figurarsi con onde alte due metri come sono attese e raffiche di vento fino a 70 chilometri l’ora.
La situazione di emergenza nei soccorsi è testimoniata dalle ripetute richieste di intervento fatte ieri dalla Guardia costiera ( per altro in difficoltà perchè i suoi mezzi sono rimasti anche senza carburante a Lampedusa) alla ong spagnola Open Arms che in due giorni ha effettuato dieci soccorsi e adesso, dopo aver sbarcato a Lampedusa, poco più di 60 persone, sta facendo rotta verso il porto di Brindisi con altri 200 migranti.
E a Lampedusa anche il dramma di una donna nigeriana in gravidanza di 9 mesi che ha abortito subito dopo lo sbarco sul Molo Favaloro, a nulla è servito il tempestivo trasferimento ad Agrigento con elisoccorso del 118.
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