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Cina, +3% nel 2022: Pil ai minimi da 40 anni

PECHINO – Meglio delle previsioni degli economisti, ma in ogni caso il dato peggiore degli ultimi quarant’anni. Il Prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 3% nel 2022, ha comunicato questa mattina l’Ufficio nazionale di statistica. A parte il 2020, all’inizio della pandemia, quando il Pil è cresciuto del 2,2%, quella dello scorso anno è stata la crescita più debole dal 1976. Lontana dal target fissato dal Partito a marzo dell’anno scorso del 5,5%, ma che ha retto bene grazie ai risultati del quarto trimestre dell’anno appena concluso, migliori del previsto, che fanno sperare in una ripresa. Nell’ultimo trimestre, l’economia del Dragone è cresciuta infatti del 2,9% rispetto all’anno precedente, superando le previsioni degli economisti che prevedevano una crescita dell’1,6%.

La leadership comunista deve affrontare una serie di sfide per rimanere in carreggiata in questo 2023: il Covid, una crisi immobiliare che ha trascinato al ribasso i prezzi delle case, un crollo delle esportazioni a causa del rallentamento dell’economia globale e il primo calo demografico della Cina in 60 anni.

Altri dati comunicati oggi fanno ben sperare Pechino: la produzione industriale è aumentata dell’1,3% rispetto a un anno fa, superando le previsioni dello 0,1%; le vendite al dettaglio si sono contratte dell’1,8% contro un calo del 9% previsto; gli investimenti fissi sono aumentati del 5,1% lo scorso anno, ampiamente in linea con le previsioni; il tasso di disoccupazione urbano è sceso il mese scorso al 5,5% dal 5,7% di novembre. 

“Le fondamenta della ripresa economica nazionale non sono solide, poiché la situazione internazionale è ancora complicata e grave, mentre la triplice pressione interna della contrazione della domanda, dello shock dell’offerta e dell’indebolimento delle aspettative è ancora incombente”, avvisa però l’Ufficio nazionale di statistica in un comunicato.

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“Il Pil cinese del quarto trimestre deve essere visto sia con preoccupazione che con un certo sollievo. Il superamento delle attese placherà i timori di un crollo. I dati sono ancora molto deboli: non si può nascondere che l’economia ha subito un duro colpo a causa della disordinata uscita dal Covid-zero. Tuttavia, prevediamo una solida ripresa nel 2° trimestre del 2023”, scrivono Chang Shu e Eric Zhu nel loro report per Bloomberg.

La Banca Mondiale prevede che nel 2023 la Cina torni a crescere intorno al 4,3%, altre stime si avvicinano al 5% – obiettivo dichiarato anche dal leader comunista Xi Jinping.



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