Colf e badanti, niente accordo con i datori di lavoro: scatta l’aumento del 9,2%. Ma le famiglie rischiano la stangata

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MILANO – Maxi aumento in arrivo per le famiglie italiane. Le associazioni datoriali del lavoro domestico e le rappresentanze dei lavoratori non hanno trovato un’intesa sul riinovo dei contratti di colf, badanti e baby sitter, per i quali ora spetterà un adeguamento delle retribuzioni del 9,2%. “I sindacati, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf non hanno voluto accettare la proposta avanzata dalle associazioni datoriali rappresentate dalla Fidaldo di scaglionare gli aumenti dovuti nel corso dell’anno”, fa sapere la Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico a conclusione della riunione della Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo.

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“Il Ccnl domestico – prosegue la Fidaldo, che è composta dalle associazioni Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adlc e Adld – prevede (art. 38) che in caso di mancato accordo tra le parti, come avvenuto oggi, scatti l’adeguamento all’80% dell’indice Istat per quando concerne le retribuzioni minime che da gennaio aumenteranno quindi del 9,2%, e al 100% per le indennità di vitto alloggio ovvero dell’11,5%. La federazione precisa tra l’altro che le associazioni datoriali avevano proposto di scaglionare gli aumenti dovuti a colf, badanti e baby sitter nel corso dell’anno, in modo da limitare l’impatto economico dei rincari sui budget familiari già gravati dal caro bollette e dal rialzo dei prezzi della benzina.

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