Come funziona il guanto che ci farà sentire davvero nel metaverso

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Il mondo virtuale che ha in mente Mark Zuckerberg – e non solo, stando alla miriade di aziende che si preparano a investire in avatar e universi digitali – richiede un visore 3D ma anche dispositivi indossabili, i cosiddetti wearable, che siano in grado di restituire all’utente immerso nel digitale le stesse sensazioni che proverebbe nel mondo reale.

Facebook, l’azienda diventata recentemente Meta, lavora da tempo a un guanto aptico che dà a chi lo indossa la sensazione di stringere o toccare veramente un oggetto virtuale, contribuendo a rendere ancora più credibile la realtà virtuale o la realtà aumentata. In pratica il guanto creato dal Reality Lab di Meta, come altri in fase di sviluppo da parte di altre aziende, crea un livello di resistenza e una pressione sull’arto tarato in base all’oggetto che si afferra o si sfiora. La sensazione tattile è incrementata da suoni – e ovviamente – immagini più vicini possibile alla realtà.

Meta lavora a questo prototipo fin dal 2014, l’anno in cui ha acquistato Oculus. Il video che state vedendo evidenzia i progressi effettuati negli ultimi sette anni.

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