Come presentare un libro

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La prima cosa bella di venerdì 2 dicembre 2022 è come presentare un libro, o meglio il suo autore, evitando gli errori più comuni che molti di quelli che lo fanno commettono. Il metodo è racchiuso in un indovinello che ho inventato per l’occasione, questo: “Il noto scrittore, salito sul palco, si ritrovò solo. Domandò: dov’è finito il conversatore letterario?”. La risposta non va cercata in un’altra stanza, su un treno in ritardo, in un ospedale. La risposta è: nella punteggiatura. All’autore toccheranno le frasi compiute, a chi lo presenta i punti interrogativi (va da sé, domandare), quelli fermi (bloccare un discorso che si allunga, rilanciando un altro argomento), i due punti (spiegare un riferimento), le virgole (inserirsi con brevi stacchi). Il bravo conversatore letterario non supera i tre minuti di introduzione, non parla di sé o di cose da lui scritte, è curioso, attento, educato. Rappresenta il pubblico, ma costituisce una élite perché è più informato. Deve dare ai partecipanti l’impressione di essere in uno scompartimento di treno a aver avuto la fortuna di trovarci uno noto scrittore che si rivela a uno sconosciuto. Buon viaggio.

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