“Credo che la mia storia parli da sola. Io sono antifascista come credo tutti gli italiani”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra a Milano, Luca Bernardo, in visita oggi al centro vaccinale Pirelli HangarBicocca.
“Pensiamo invece ai nostri anziani”, ha aggiunto Bernardo, che ha mostrato la foto del nonno partigiano e della nonna che “nascondeva in casa tante persone scappate”.
Aggiusta il tiro, ora, il candidato a sindaco di Milano per il centrodestra. Fa retromarcia, dietrofront, cerca di buttare acqua sul fuoco delle polemiche sorte dopo aver dichiarato: “Non distinguo le persone tra fasciste e antifasciste”. Sala gli aveva risposto attaccandolo frontalmente: “Chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista – era stato il commento del sindaco uscente – è indegno di governare Milano, città Medaglia d’oro per la Resistenza”. Bernardo aveva replicato contrattaccando: “Accuse create ad arte sotto l’ombrellone e alimentate dai social”. Oggi, però, giorno di Ferragosto, deve averci ripsensato e ha deciso, finalmente, di fare dichiarazione di antifascismo. Come – crede lui – “siano tutti gli italiani”.
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