Comunali Milano, Meloni dopo il caso Rai dà forfait. E Salvini attacca Sala: “Dopo di lui ripartire da zero”

Pubblicità
Pubblicità

Per il lancio ufficiale della candidatura di Luca Bernardo ci sono quasi tutti, ma pesa il forfait di Giorgia Meloni per gli strascichi dello strappo con la Lega sul Cda della Rai. Sul palco, insieme al Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli ci sono solo Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Cambio in corsa anche per il moderatore. Non più Maurizio Belpietro, ma Mario Giordano, che prova a scaldare il pubblico con una battuta: “La notizia buona è che finalmente il centrodestra ha un candidato”.

Rai, Meloni esclusa dalle nomine attacca: “Intervenga il Quirinale”. Rischio rottura con Lega e Fi

Se pochi lo conoscono, forse ai milanesi basta anche solo conoscere il sindaco uscente”. Si capisce subito che il bersaglio della kermesse sarà Beppe Sala. La sala è strapiena, ma tutti indossano la mascherina e gli organizzatori assicurano che sono stati rispettati i limiti di capienza. Lo slogan di Bernardo sotto il simbolo del candidato è semplice: “Insieme, ci prendiamo cura di Milano”. Su un Duomo stilizzato con pennellate colorate. Il governatore lombardo Attilio Fontana parla di “spirito ambrosiano”, definisce Bernardo “persona che si è dedicata agli altri”. Il centrista Maurizio Lupi bolla con la parola “cavilli” l’idea di anticipare il voto delle Amministrative a settembre come auspicato dal sindaco Sala e scandisce: “E’ bello vedere il centrodestra unito”. Nel frattempo, però, Lega e Fdi non si risparmiano le frecciate. Ignazio La Russa, per esempio, sbarra la strada a Matteo Salvini, che forse per sbaglio prova a occupare la sedia riservata a Meloni. La berlusconiana Licia Ronzulli prova a fare da paciere tra i due.

Sull’assenza della leader di Fratelli d’Italia dopo il caso Rai, Daniela Santanchè, non usa giri di parole quando risponde sibillina ai giornalisti: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”. La tensione si taglia con il coltello. Salvini prova a gettare acqua sul fuoco e assicura: “Il centrodestra è unito. Gli avversari non sono mai in casa e io sto cercando di spegnere ogni tipo di polemica”. Ma alla fine il Capitano diserta la foto opportunity con Bernardo e Santanchè sul prato della fondazione delle Stelline. Mentre la coordinatrice regionale di Fdi dal palco ripete: “Vogliamo vincere, per noi la coalizione ha sempre contato, ma forse non per tutti”.

Arriva la telefonata di Silvio Berlusconi che annuncia: “Milano sarà la vetrina del centrodestra che si candida a guidare il Paese quando la parola tornerà ai cittadini”. Parla di Bernardo come di “un uomo di grande competenza” e di “provata esperienza”. Spiega che “di questo ha bisogno Milano, non di un sindaco attento solo ai salotti o all’immagine del centro storico”. Poi, il Cavaliere, pur non nominando il sindaco Beppe Sala lancia una stoccata all’attuale amministrazione di centrosinistra quando il fondatore di Forza Italia dice: “Milano ha grandi problemi , dal traffico, all’ambiente, che non si risolvono improvvisando. Deve tornare alla sua vocazione naturale di città attrattiva”. Salvini prova nuovamente a stemperare la tensione.

Sottolinea che “oggi è una giornata così bella e unita che non do la soddisfazione alla gente che ci vuole divisi”. Si rivolge a Bernardo, ma attacca ancora Sala: “Sarai il sindaco delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 con gli occhi del mondo addosso. Ma sugli impianti sportivi in questi anni la giunta Sala non ha fatto nulla. Lascia un’eredità zero a chi verrà dopo”.

Il leader della Lega si augura comunque che con il centrodestra Milano “ritorni ad essere la città delle culle e delle mamme e i papà”. Perchè, secondo Salvini “c’è “voglia di entusiasmo, mentre la sinistra si presenta sfilacciata”. E “Milano e l’Italia non possono vivere di terrore e di chiusura”.

Bernardo, invece, prima di parlare si prende qualche minuto di silenzio. “Perchè preferisco ascoltare” – chiarisce. Ribadisce che “Milano deve tornare a rivivere e a sorridere”. Ripete che “la sicurezza rappresenterà la priorità del suo programma sotto vari punti di vista”. Perchè “in cinque anni nessuno ha ascoltato i cittadini”. E che i progetti della sua squadra “non saranno per il domani, ma per il 2030”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *