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Concertone, Fedez sulla mancata l’audizione in Vigilanza Rai: “Hanno paura”. E invia all’azienda una mail con tre emoticon di pagliacci

“Paura eh? E questi erano quelli del ‘serve un contraddittorio’ “. Fedez commenta così la decisione della commissione di Vigilanza della Rai di non convocarlo per un’audizione relativamente alle polemiche scaturite dopo il suo discorso contro la Lega e a favore della legge Zan sull’omofobia durante il Concertone del Primo Maggio. Il rapper, che in quell’occasione ha accusato la Rai di aver tentato di censurare il suo discorso dal palco, questa mattina ha inviato all’azienda una e-mail con tre pagliacci e su Instagram ha commentato la scelta della commissione.  Ma Alberto Barachini, presidente della Vigilanza, ha replicato replica: “Noi lo abbiamo rispettato, ma lui non rispetta le istituzioni”.

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“Il leghista che ieri ha annunciato la querela della Rai nei miei confronti diceva questo: ‘Ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in Vigilanza’”, ricorda il cantante riferendosi alla querela della Lega annunciata dal capogruppo del Carroccio in Vigilianza, Massimiliano Capitanio. Ma “oggi – prosegue Fedez – si rifiutano di ascoltare la mia versione dei fatti in commissione. Ne prendo atto. Non credo ci sia nulla da aggiungere”. Ma Capitanio replica: “Ci impegneremo – dice – affinché si provveda ad una riforma della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo, quanto mai necessario di fronte a casi come quello recente di Fedez“.

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