Conte a Palazzo Chigi da Draghi: “Prima la manovra, poi il confronto tra i partiti sul Quirinale”

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Giuseppe Conte torna a Palazzo Chigi ma in veste, “solo”, di leader M5S: un’ora di colloquio con Mario Draghi per parlare di manovra e, all’uscita, un fuoco di fila di domande da parte dei giornalisti presenti all’esterno di Palazzo Chigi che toccano anche i temi del Quirinale, del Covid e della legge sul fine vita: “Salvini ancora non mi ha chiamato ma io stesso ho auspicato un confronto con i leader quando sarà il momento. Adesso approviamoi la manovra”, ha spiegato l’ex premier.

Ma al centro del faccia a faccia col presidente del consiglio ci sono i temi della manovra: “Abbiamo ribadito le priorità del Movimento 5 Stelle – ha sottolineato Conte – quindi l’importanza di estendere il Superbonus per il 2022: deve saltare la soglia Isee che è troppo bassa e ci stiamo lavorando”. Tra le richieste anche un ulteriore esonero per la Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico per i tavolini all’aperto perché “i ristoratori e i bar hanno bisogno di continuare a lavorare, quelle agevolazioni vanno prorogate”. E, ancora: “Continueremo a lavorare anche sul rincaro delle bollette, in parte compensato dalle misure già stanziate”. Su questo tema bollette bisogna fare di più “non solo per le famiglie ma anche per le imprese che sono in forte difficoltà con questi costi aggiuntivi”. “In prospettiva” va recuperato “l’extragettito delle aste di emissioni di CO2 per compensare questi ricavi” oltre a “rivedere per quanto possibile gli oneri generali di sistema” per “bollette più trasparenti”.

Sul fronte Covid, invece, per il leader dei 5 Stelle “rispetto alla curva epidemiologica e a una variante che appare molto contagiosa ci sembra necessario pervenire alla proroga dello stato di emergenza” per fronteggiare la diffusione del virus.

Più sfumata la posizione del M5S sul tema del fine vita che approda in Aula: “Il Movimento 5 stelle auspica che ci sia “una discussione aperta, concreta e senza pregiudizi ideologici. La commissione ha approvato un testo che mi sembra equilibrato. Quando c’è una prospettiva patologica irreversibile, credo che il principio di autodeterminazione debba avere il sopravvento. Lo Stato deve garantire cure palliative a tutti e in tutti i territori”, ha aggiunto.

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