Continua il rialzo dei rendimenti sovrani, ma i mercati si fidano della Fed: Borse in rialzo

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MILANO – L’aspettativa di ritorno dell’inflazione resta il protagonista di queste giornate dei mercati, con il relativo innalzamento dei rendimenti dei titoli di Stato che ha portato quelli sui Treasury ai nuovi massimi da febbraio 2020 (all’1,42%) e quelli di Giappone ed Australia a crescere nonostante i rispettivi interventi delle Banche centrali che hanno cercato di contenere i movimenti. A differenza dei giorni scorsi, i mercati azionari non hanno reagito con preoccupazione a queste dinamiche e – spinti dalla chiusura in rally di Wall Street – si sono mossi in buon rialzo fin dalla seduta asiatica.

I mercati sono ottimisti sulla ripresa e le vaccinazioni e si sentono rassicurati dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell il quale, nel suo secondo round di audizioni, ha ribadito quanto aveva già detto il giorno prima, e cioè che la Fed intende riportare l’economia statunitense alla piena occupazione, senza preoccuparsi dell’inflazione, a meno che i prezzi non aumentino in modo persistente e preoccupante. Powell ha anche detto che ci vorranno oltre tre anni per raggiungere il suo obiettivo di inflazione, sostanzialmente riaffermando che la Fed non aumenterà i tassi di interesse fino al 2023. Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,67%, il Topix ha segnato un rialzo dell’1,22%. In salita anche le altre: Hong Kong dell’1,79%, Shanghai dello 0,59% e Seul del 3,1%.

Nel balzo di Wall Street si segnala il nuovo boom del titolo GameStop, che è balzato di oltre +100% nella sessione di mercoledì, sospeso anche per eccesso di rialzo a mezz’ora dalla fine della sessione. Il titolo ha terminato la seduta con un balzo del 103,9% dopo la notizia del rimpasto dei vertici della società retail di videogiochi: ci saranno le dimissioni del direttore finanziario Jim Bell, il prossimo 26 marzo. Non sarebbero state volontarie, ma decise piuttosto da Ryan Cohen, co-fondatore del gruppo Chewy che ha investito in GameStop, al fine di accelerare la transizione online della società. Proprio l’ingresso di Cohen nel board aveva alimentato il boom di interesse da parte dei trader iscritti al forum online Reddit.

Lo spread Btp-Bund apre stabile a 99 punti base, stesso livello della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è allo 0,69%. Nella giornata di ieri il differenziale è tornato brevemente a superare i 100 punti.

Tra le valute, l’euro è poco mosso questa mattina sui mercati valutari. La moneta unica passa di mano a 1,2173 dollari (+0,04%) e a 128,9 yen (-0,1%). Fitta di dati l’agenda di giovedì 25 febbraio che prevede, tra le altre cose, l’avvio della due giorni del Consiglio europeo che si focalizzerà sul piano vaccinale. Tra i numerosi dati macro si segnala la fiducia dei consumatori in Germania in ripresa a marzo con un indicazione di -12,9 punti. In uscita i vari indici di fiducia anche per l’Italia e per la zona euro. Il calendario Usa prevede gli ordini di beni durevoli, le nuove richieste sussidi, il Pil annualizzato e le vendite di case in corso.

Tra le materie prime, l’oro scende sotto i 1.800 dollari l’oncia, preparandosi ad archiviare il secondo mese di calo. Il prezzo spot ha perso lo 0,5% indietreggiando a 1.795 dollari. In flessione anche le quotazioni degli altri metalli: argento, palladio e platino. Continua a salire il prezzo del petrolio, arrivato ai massimi da un anno a questa parte. Il Wti con consegna ad aprile guadagna lo 0,6% e si porta a 63,5 dollari. Stesso rialzo per il Brent quotato a Londra, a 67,45 dollari al barile.

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