Coppa Italia, Atalanta-Spezia 5-2: nerazzurri a valanga, ai quarti c’è l’Inter

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BERGAMO – Tre gol in avvio per ravvivare il pomeriggio lavorativo bergamasco a spalti semivuoti, cinque in totale, tre meno di quelli inflitti alla Salernitana in campionato, per raggiungere l’Inter ai quarti di Coppa Italia. L’Atalanta nell’ottavo casalingo con lo Spezia cambia cinque giocatori nella formazione di partenza, fatica un po’ e concede nuovamente due gol ad avversari meno quotati. Ma è di nuovo travolgente. Da segnalare, oltre al doppiettista Lookman, il sigillo del solito Hojlund, partito da riserva di Zapata, capace di innescare anche l’autogol del 5-2 finale.

Doppietta di Lookman

Pronti via, dal 10′ al 14′, ecco a intervalli regolari il doppio vantaggio di casa dimezzato da Ekdal incrociando il destro dopo la corsetta innescata dall’imbucata di Holm coretta di tacco da Nzola. Ed è sempre Lookman, 11 gol stagionali, a prendersi la responsabilità di infilare il portiere avversario. Correggendo prima di ginocchio da un passo lo schema d’angolo dalla destra di Boga, per poi insaccare il diagonale grazie al triangolo chiuso con Zapata. I nerazzurri affondano il forcing insieme al 3-1, con Hateboer a sbucare per l’appoggio di sinistro (27′) favorito da un paio di scambi tra Maehle e il centrattacco colombiano, al secondo assist di giornata. Verde in capo a due minuti calcia di poco a lato una punizione a 5 metri dal vertice destro, poi Zapata si vede annullare il possibile 4-1 (34′, scavetto su filtrante di Boga) per fuorigioco. Al 38′ è Verde a ridurre a una lunghezza il gap nel punteggio, servito a centro area da Kovalenko dopo aver dettato l’apertura da sinistra a Moutinho. L’uno-due Lookman-Zapata nel recupero, invece, chiude il primo tempo scheggiando l’incrocio.

Lookman segna il gol del 2 a 0

Hojlund chiude i giochi

Inizia la ripresa e, prima dell’acciacco di Scalvini (entra Toloi, in precedenza De Roon per Ederson), Hateboer calcia alto dal limite sullo scarico ancora di Zapata su azione di Boga. Prima della girandola di sostituzioni con effetto soporifero sulla sfida, la parata di Musso su Nzola, ma c’era offside sul tracciante basso di Moutinho, lanciato da Kovalenko. In mezzo alla noia spuntano il destro a giuro da fuori di Maehle nel contropiede rifinito da Muriel (25′) e la chiusura della pratica di Hojlund (27′), traversa bassa e palo, su assist della new entry colombiana. Lo stesso Muriel chiama Zovko al colpo di reni (38′), Nzola sul lancio dell’esordiente in bianconero Esposito (40′) non trova lo specchio. Al novantesimo, sull’azione quasi a fotocopia della quarta marcatura, cinquina per l’autorete maldestra di Ampadu sul palo del 2003 arrivato in estate da Graz. Molle, invece, il colpo di testa di Nzola sull’ultimo traversone di Verde al 93′.

Atalanta-Spezia 5-2 (3-2)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso, Scalvini (11′ st Toloi), Palomino, Djimsiti, Hateboer (19′ st Zortea), Koopmeiners, Ederson (1′ st De Roon), Maehle, Lookman, Zapata (18′ st Hojlund), Boga (18′ st Muriel). (31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Okoli, 28 Demiral, 22 Ruggeri, 93 Soppy, 88 Pasalic). All.: Gasperini.
SPEZIA (3-5-2): Zovko, Hristov (28′ st Amian), Kiwior, Nikolaou (16′ st Caldara), Holm (16′ st Ferrer), Ekdal (16′ pt Ampadu), Esposito, Kovalenko (28′ st Maldini), Moutinho, Nzola, Verde. (26 Dido, 69 Dragowski, 13 Reca, 6 Bourabia, 16 Beck, 77 Zurkowski, 33 Agudelo, 11 Gyasi). All.: Gotti.
Arbitro: Colombo di Como.
Reti: nel pt 10′ e 12′ Lookman, 14′ Ekdal, 27′ Hateboer, 38′ Verde; nel st 27′ Hojlund, 45′ aut. Ampadu.
Angoli: 4-0 per l’Atalanta.
Recupero: 2′ e 4′.
Ammoniti: Ederson, Hristov e Ampadu  per gioco falloso.
Spettatori: 7.483 per un incasso di 146.256,53 euro.

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