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Coppa Italia: Juventus-Inter 0-0, i bianconeri volano in finale

TORINO – La Juventus resiste agli assalti dell’Inter: capitalizza al massimo il 2-1 di una settimana fa al Meazza, pareggiando per 0-0 la gara di ritorno, e vola in finale di coppa Italia per la 20/a volta. I bianconeri, malgrado il turnover, hanno confermato di attraversare un momento magico in fase difensiva: un solo gol preso negli ultimi 668′, porta inviolata allo Stadium da 496′. Merito soprattutto di Demiral e de Ligt, che non hanno fatto rimpiangere Bonucci e Chiellini sfoderando una prestazione sontuosa, ma anche di Danilo, Alex Sandro e Bentancur che hanno dato il necessario supporto, annullando, di fatto, i temuti Lautaro e Lukaku.

<<La cronaca della partita>>

Inter, non è bastata una prova generosa

L’Inter torna a casa a mani vuote e con qualche rimpianto. Non è bastata una prova generosa, condotta fino all’ultimo all’attacco, per cecare di riaprire il discorso qualificazione. Le recriminazioni maggiori vanno alle occasioni mancate nel primo tempo. Nella ripresa Conte le ha provate tutte per cercare di trovare l’episodio giusto ma un pizzico di sfortuna e tanta imprecisione hanno impedito anche di sfatare il tabù Stadium, che dura ormai da oltre 8 anni.

Conte rilancia Eriksen, Pirlo promuove Danilo

Il tecnico nerazzurro, privo degli squalificati Vidal e Sanchez, ha deciso inizialmente di giocarsi le proprie chance rilanciando Hakimi e Lukaku, spostando Dartmian a sinistra e inserendo Eriksen in cabina di regia accanto a Brozovic. Pirlo ha replicato riproponendo, di fatto, la stessa squadra dell’andata con una sola novità: l’inserimento a destra in difesa di Danilo con il conseguente innalzamento a centrocampo di Cuadrado.

Lautaro e Lukaku mancano il vantaggio

L’Inter in avvio ha deciso di aspettare la Juve che ha puntato a gestire palla e tempi di gioco. I nerazzurri hanno badato a non scoprirsi e poi sono ripartiti velocemente, sfruttando soprattutto la velocità di Hakimi sulla destra. E proprio dalle discese del marocchino sono nati i principali grattacapi per i bianconeri. Nella prima occasione un suo cross non è stato sfruttato a dovere da Lautaro, che ha lisciato la conclusione di destro da buona posizione, nella seconda si è procurato una punizione dal limite che Eriksen ha crossato per Lukaku che di pancia da due passi l’ha deviata malamente a lato. L’Inter ha insistito ma è stata tradita ancora da Lautaro che, sugli sviluppi di un angolo, si è ritrovato il pallone sul destro a porta spalancata ma lo ha calciato male al volo effettuando, di fatto, un traversone in mezzo. La Juve ha capito di dover rialzare il baricentro e, nel finale, si è affacciata in avanti impegnando per la prima volta Handanovic con un sinistro di Ronaldo.

La Juve resiste fino in fondo

Nella ripresa l’Inter ha rotto gli indugi, ha iniziato a spingere a testa bassa ma per 20′ non è andata oltre un sinistro alto dal limite di Hakimi e una verticalizzazione di Eriksen per Lautaro, chiuso da Buffon in uscita. Conte ha cercato di aumentare la spinta inserendo prima Perisic per Darmian e poi cambiando Eriksen e Bastoni con Sensi e Kolarov ma l’Inter ha faticato a risistemarsi. E la Juve, con McKennie gettato nella mischia al posto di Bernardeschi, ha cercato di approfittarne mancando, però, tre buone opportunità con Ronaldo (2) e Kulusevski. Nel finale all’arma bianca, con la Juve chiusa a doppia mandata con la difesa a 5 e l’ingresso di Chiellini, l’Inter ci ha provato ancora ma non è stata fortunata: due conclusioni di Sensi sono state fortunosamente deviate in angolo da Sandro, poi è toccato ancora a Hakimi e a Lukaku, in pieno recupero, non riuscire a centrare la porta. In finale, così, va ancora la Juve. E stavolta con l’obiettivo di prendersi una rivincita dopo la delusione della passata stagione.

JUVENTUS-INTER  0-0 (0-0)
Juventus (4-4-2): Buffon, Danilo, Demiral, De Ligt, Alex Sandro, Cuadrado (36′ st Chiellini), Bentancur, Rabiot, Bernardeschi (18′ st McKennie), Kulusevski (42′ st Chiesa), Ronaldo (1 Szczesny, 31 Pinsoglio, 9 Morata, 19 Bonucci, 36 Di Pardo, 37 Dragusin, 38 Frabotta, 51 Peeters). All. Pirlo.
Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni (20′ st Kolarov), Hakimi, Barella, Eriksen (20′ st Sensi), Brozovic, Darmian (13′ st Perisic), Lukaku, Lautaro (27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 15 Young, 33 D’Ambrosio, 99 Pinamonti). All. Conte.
Arbitro: Mariani di Aprilia.

Angoli: 9-4 per l’Inter.
Ammoniti: Darmian, Alex Sandro e Brozovic per gioco falloso, Perisic per proteste


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