Coronavirus, i dati della settimana: calano i nuovi casi ma aumentano ricoveri e morti

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Dopo cinque settimane di crescita, i nuovi casi di infezione da coronavirus in Italia tornano a scendere. Per ora si tratta di un calo molto limitato, dell’1,6% ma si spera che rappresenti l’avvio di una tendenza più accentuata, anche alla luce del fatto che buona parte del Paese da una settimana è in zona rossa. Il numero assoluto di casi nei sette giorni tra lunedì 15 e ieri è stato di 153.383, contro 155.934 della settimana precedente. Ci sono comunque ancora 12 Regioni dove si registra un aumento, mentre 7 e le due Province autonome osservano una discesa. Il numro degli esami è più o meno stabile. I tamponi molecolari e antigenici rapidi sono stati 2 milioni e 265milma contro i 2 milioni e 800mila della settimana precedente.

La situazione nelle regioni: male Sicilia e Calabria

Ad andare peggio, a parte la Val d’Aosta che con numeri molto piccoli è esposta a forti variazioni, sono due realtà del sud come Calabria e Sicilia. Tra chi continua a crescere ci sono anche Regioni in zona rossa come il Piemonte e il Veneto. Ecco i dati: la Val d’Aosta passa da 184 a 298 casi (+114, +62,1%), la Calabria da 1.815 a 2.326 (+511, +28,5%), la Sicilia 4.419 a 5.032 (+613, +13,8%), la Liguria da 2.244 a 2.495 (+251, +11,1%), la Toscana da 8.531 a 9.374 (+843, +9,8%), la Puglia da 10.101 a 10.971 (+870, +8,6%), il Piemonte da 14.258 a 15.436 (+1.178, +8,2%), il Lazio da 11.627 a 12.526 (+899, +7,7%), la Basilicata da 860 a 909 (+49, +5,6%), la Sardegna da 734 a 778 (+34, +4,6%), Il Veneto da 11.804 a 12.241 (+437, +3,7%), il Friuli Venezia Giulia 5.398 a 5.508 (+110, +2%). Ecco invece l’elenco delle realtà che vedono una discesa dei numeri: la Provincia Bolzano passa da 1.115 a 830 casi (-285, -25,5%), il Molise da 452 a 353 (-99, -21,9%), l’Umbria da 1.538 a 1.247 (-291, -18,9%), la Campania 18.401 a 15.370 (-3.031, -16,4%), la Provincia Trento 1.864 a 1.603 (-261, -14%), l’Emilia-Romagna da 19.866 a 17.759 (-2.107, -10,6%), la Lombardia da 33.061 a 30.882 (-2.179, -6,5%), l’Abruzzo da 2.598 a 2.447 (-151, -5,8%), le Marche da 5.064 a 4.998 (-66, -1,3%).

Per quanto riguarda l’incidenza, cioè il numero di casi settimanali ogni 100mila abitanti, ci sono ben 9 Regioni e una Provincia autonoma, quella di Trento, che superano la soglia di 250, oltre la quale si va in zona rossa. La Cabina di regia che effettua il monitoraggio, però, tiene conto dei dati registrati tra il venerdì e il giovedì (cioè il giorno prima della sua riunione) per stabilire i passaggi di colore. Per questo osservare adesso quei numeri può essere fuorviante. Comunque le Regioni che hanno numeri più alti sono quelle già in zona rossa, salvo la Toscana, che sarebbe a 253. Bisogna aspettare alcuni giorni per capire se il dato sarà confermato.

Ricoveri in aumento del 12%

L’andamento di tutti i ricoveri, dato fondamentale perché rivela la pressione del Covid sugli ospedali e quindi la riduzione dello spazio riservato alle altre patologie, segue una tendenza opposta a quella delle nuove diagnosi. L’incremento prosegue ed è abbastanza accentuato. Come noto i ricoveri risentono dopo alcuni giorni dell’andamento dei casi ma in questo momento quel fenomeno non si osserva. Anzi. Ieri nei reparti dedicati alle persone colpite dal coronavirus erano ricoverati 30.932 pazienti 27.600 di domenica 15 marzo. L’aumento è di 3.332 letti, cioè del 12%. La scorsa settimana era stato un po’ più alto del 16,2%. Comunque quella appena conclusa è la quinta settimana per numero di letti occupati dall’inizio dell’epidemia.

In base ai dati elaborati da Giorgio Presicce, analista della Regione Toscana, sui numeri della Protezione civile, in terapia intensiva si segue un andamento simile. Ieri erano 3.448 le persone ricoverate, cioè 366 in più di domenica 15, per un incremento dell’11,8%. La settimana scorsa la crescita era stata del 16,2%. Il dato dell’occupazione comunque preoccupa, visto che è stato più alto solo in altre tre settimane con il record di 3.753 ricoverati domenica 29 novembre.

Ieri il numero delle persone morte per il Covid è salito a 104.942, i decessi in sette giorni sono cioè stati 2.797 (l’altra settimana erano arrivati a 102.145). In questo caso si segna un aumento significativo, rispetto ai 2.360 decessi della settimana precedente. Risalendo nel tempo, di settimana in settimana, i morti sono stati 2.086, 1.981 e 2.141.

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