Coronavirus nel mondo: Francia, balzo “mai visto” di 150% di casi in una settimana. Record da marzo per i contagi in Israele

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Aumento record in Francia

Diciottomila nuovi casi di Coronavirus in Francia nelle ultime 24 ore, un’impennata “mai vista”, secondo il ministro della Salute Olivier Véran, che attribuisce questo inquietante aumento alla variante Delta. La settimana scorsa, in Francia, si contavano meno di 7mila casi ed ora siamo a 18mila. “Questo – ha detto Veran durante il suo intervento all’Assemblea Nazionale – equivale ad un aumento della circolazione del virus dell’ordine del 150% in una settimana: non abbiamo mai visto una cosa del genere, né con il Covid (il ceppo storico del virus) né con la variante inglese, né con quella sudafricana né brasiliana”.

Israele, preoccupa il boom di contagi

Cresce in Israele la preoccupazione per la diffusione del Covid dopo che ieri sono stati registrati 1371 contagi su 74 mila tamponi. In termini assoluti si tratta della cifra più elevata dal marzo scorso. I malati sono al momento quasi 8.000 e di questi 62 sono definiti in condizioni gravi. Due settimane fa i casi gravi erano circa 30. Uno studio condotto da un esperto dell’Istituto Weizman, il prof. Eran Segal, ha intanto evidenziato che fra i contagiati di questa ondata solo l’1,2 per cento soffrono di complicazioni gravi. Nell’ondata del novembre 2020 la percentuale era stata del 3,9 per cento. Da qui, osserva Haaretz, la sensazione che “i vaccini funzionano”. Da domani intanto entra in vigore nei luoghi chiusi con più di 100 persone all’interno (fra cui matrimoni, spettacoli, conferenze) un “Happy badge” che limita gli accessi a chi sia vaccinato, a chi sia guarito del Covid e a chi in quella circostanza si sia sottoposto ad un test ottenendo un risultato negativo.

Australia, il governo vara restrizioni più severe

Linea dura contro il covid in Australia.  Adelaide sarà da martedì sera la terza grande città australiana soggetta a obbligo di contenimento, in un momento in cui tutta l’Australia sta lottando per fermare la progressione della contagiosissima variante Delta del coronavirus. Cinque casi di Covid-19 sono stati rilevati nello stato dell’Australia meridionale (sud), di cui Adelaide è la capitale, che subirà quindi la stessa sorte di una vasta area intorno a Sydney e dello stato di Victoria, di cui Melbourne è la capitale. La mossa significa che 14 dei 25 milioni di australiani saranno confinati. “Dalle 18 di questa sera, il South Australia sta entrando in contenimento”, ha affermato il primo ministro Steven Marshall, aggiungendo che questa misura sarebbe in vigore per un periodo iniziale di una settimana. “Non lo facciamo con il cuore, ma pensiamo di avere solo una possibilità per risolverlo”. L’Australia è stata a lungo elogiata per i suoi primi buoni risultati nell’affrontare la pandemia, dovuti principalmente alle chiusure molto rigide delle frontiere dell’enorme continente insulare. Ma attualmente sta registrando circa 100 nuovi casi al giorno, il che complica le operazioni di tracciamento della contaminazione. La cifra può sembrare insignificante rispetto al numero di casi di coronavirus in altri importanti paesi. Ma è una sfida per l’Australia che fin dall’inizio ha optato per una strategia “zero casi”. La campagna di vaccinazione, però, va a rilento.  L’epidemia di Sydney presumibilmente è iniziata da un autista non vaccinato che ha accompagnato degli equipaggi di alcune compagnie aeree straniere e che è risultato positivo a metà giugno. Da allora il virus ha attraversato i confini tra gli stati e ora vengono registrati un centinaio di nuovi casi ogni giorno. In guardia anche lo stato del Queensland (nord-est) dopo aver scoperto che una donna che aveva visitato diversi siti turistici era positiva al coronavirus.

Brasile: in frenata contagi e morti, aumentano le vaccinazioni

Il Brasile, uno dei paesi più  colpiti dalla pandemia nel mondo, ha registrato 542 nuovi decessi per covid nelle ultime 24 ore, il dato più basso da cinque mesi. Secondo il bollettino rilasciato dal ministero della Salute, il gigante latino-americano ha anche registrato 15.271 nuove infezioni da covid, il numero più basso di casi in un giorno in più di otto mesi. Dall’inizio della pandemia i decessi sono stati 542.756, ma il numero medio di morti nella scorsa settimana è sceso a 1.218 al giorno, la media piu’ bassa da oltre quattro mesi. Il Brasile ha raggiunto una media record di 77.328 infezioni giornaliere il 23 giugno, mentre la media attuale e’ oggi vicina alla metà. Il calo sia del numero di morti che di infezioni e’ attribuito al progresso della campagna di vaccinazione in Brasile, che ha accelerato nelle ultime settimane dopo un inizio lento e tardivo. Secondo i dati del ministero della Salute, il Brasile ha finora somministrato 124,1 milioni di vaccinazioni contro il covid. Di quelli immunizzati, 90,1 milioni di brasiliani hanno gia’ ricevuto almeno la prima dose del vaccino e altri 34 milioni hanno ricevuto le due dosi previste o il vaccino monodose. Cio’ significa che almeno il 42,5% dei 212 milioni di brasiliani ha gia’ ricevuto la prima dose e il 16% ha ricevuto il corso completo di immunizzazione.

Covid: 3 milioni di dosi vaccino Moderna donate da Usa a Bangladesh

Gli Stati Uniti hanno donato al Bangladesh tre milioni di dosi del vaccino anti-Covid Moderna tramite il meccanismo Covax, coordinato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo annuncia in un messaggio su Twitter il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. “La condivisione di queste dosi di vaccino (contro il) Covid-19 si basa sulla nostra partnership decennale con il Bangladesh per promuovere la salute e la sicurezza pubblica, in Bangladesh e in tutto il mondo”, commenta il capo della diplomazia di Washington.

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