Coronavirus nel mondo, Gran Bretagna su europei: “Rischio focolai. Ma lo terremo a bada”

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Ministro Gb: “Rischio contagi c’è ma ce la faremo a controllarlo”

Il governo britannico è “fiducioso” di poter tenere a bada il rischio di un focolaio di contagi Covid alimentato dalla variante Delta nell’ambito delle semifinali degli Europei di calcio (che stasera vedono protagonista l’Inghilterra) e della finale di domenica, ma non può “garantire” il rischio zero. Lo ha detto oggi a radio Lbc il ministro dell’e Attività Produttive, Kwasi Kwarteng, interpellato sui 60 mila spettatori ammessi per queste ultime partite di Euro2020 allo stadio di Wembley e sull’impatto di raduni e festeggiamenti per le strade di Londra.

Tokyo verso il “quasi stato di emergenza”

A poco più di due settimane dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo il governo giapponese si appresta ad estendere il ‘quasi stato di emergenza’ nella capitale nipponica e nelle tre prefetture adiacenti, a causa della progressiva ascesa dei contagi da coronavirus. Nei piani dell’esecutivo le misure attuali – che impongono orari di chiusura anticipati ai bar e ai ristoranti, e limiti alla vendita di alcool negli orari serali – dovrebbero rimanere in vigore fino all’11 luglio, spiega il giornale, ma è probabile che siano prolungate di un mese, oltre il temine dei Giochi.

Il governo del Giappone sta valutando anche una ulteriore limitazione del numero massimo di spettatori ammessi nelle strutture che ospiteranno le Olimpiadi di Tokyo ad un massimo di 5mila persone, e potrebbe organizzare una nuova lotteria per i possessori dei biglietti, alla luce della decisione di prorogare uno stato di quasi-emergenza pandemica a Tokyo e nelle prefetture limitrofe sino alla conclusione dell’evento sportivo. Lo riferiscono fonti governative citate dall’agenzia di stampa “Kyodo”. Gli organizzatori intendono anche organizzare tutte le sessioni dopo le ore 21 e senza pubblico. Le nuove indiscrezioni giungono mentre a Tokyo e nella relativa area metropolitana tornano a crescere i contagi da coronavirus.

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