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Coronavirus nel mondo, in Francia richiamo con Moderna e Pfizer per under 55


Francia, under 55: seconda dose con Moderna o Pfizer

“Le persone sotto i 55 anni che hanno ricevuto una prima dose di vaccino AstraZeneca contro il coronavirus riceveranno la seconda di un altro vaccino”. Lo ha detto il ministro francese della Salute, Olivier Véran, ai microfono di Rtl precisando che l’annuncio ufficiale sarà fatto oggi dall’Alta autorità sanitaria. Secondo il ministro questa nuova strategia vaccinale è “del tutto logica”. “È del tutto coerente affermare che sconsigliamo il vaccino AstraZeneca a persone di età inferiore a 55 anni, il che non è definitivo, è una misura precauzionale e non esclusiva, e se hai ricevuto una prima iniezione e hai meno di 55 anni anni, ti verrà offerto un altro vaccino 12 settimane dopo”, ha spiegato.

Una prima dose di AstraZeneca è stata somministrata a quasi 600mila, ha ricordato il ministro. La maggior parte di loro sono operatori sanitari designati come fascia prioritaria per la vaccinazione a febbraio. Véran ha promesso che tutti i francesi in questo caso “riceveranno la seconda dose in tempo”.

Svizzera, caccia agli over 65 per farli vaccinare

“Cari over 65, per il mese di aprile ci sono ancora 18.000 appuntamenti liberi per farsi vaccinare”. Questo il messaggio che la responsabile della Sanità zurighese, Nathalie Rickli, ha postato su Twitter. Ci sono, in sostanza, più vaccini che persone disposte a farsi vaccinare. Dei 90 mila appuntamenti previsti giovedì, 12 mila sono andati a vuoto. La politica delle vaccinazioni, in Svizzera, ha privilegiato dapprima gli over-80, ovvero le persone più fragili, di modo che pur rimanendo consistente il numero dei contagiati, con un RT sopra l’1,10, i decessi sono calati di parecchio.

Gibilterra “libera dal virus”: nessun caso in 24 ore

“Oggi è con grande piacere che annuncio che non vi sono casi attivi di Covid tra la popolazione residente a Gibilterra” così Fabian Picardo, ‘chief minister’ del territorio britannico nel Sud della Spagna, ha dichiarato Gibilterra, dove il 70% della popolazione, vale a dire tutti gli adulti sono vaccinati, un territorio “Covid free”. “Ora possiamo continuare la graduale e prudente eliminazione delle restrizioni”, ha aggiunto Picardo che ha sottolineato comunque come “l’aumento del numero delle infezioni nel resto d’Europa” spinge alla cautela, aggiungendo che sono stati riscontrati due casi di infezione importati. Dal 16 aprile prossimo non vi saranno più limitazioni per le riunioni all’aperto, mentre la mascherina continuerà ad essere obbligatoria sui mezzi pubblici e nei negozi.

Una donna supera il confine tra Spagna e Gibilterra e si leva la maschera: non più obbligatoria in strada (afp)

Brasile, inchiesta su Bolsonaro per possibili omissioni sulla pandemia

Un giudice della Corte Suprema del Brasile ha ordinato ieri al Senato di istituire una commissione per indagare sulle “possibili omissioni” del governo di Jair Bolsonaro nella lotta contro la pandemia Covid-19. L’indagine punterà in particolare alle “azioni e omissioni del governo federale, soprattutto nell’aggravarsi della crisi sanitaria nello Stato dell’Amazzonia, con la mancanza di ossigeno per i pazienti ricoverati”, ha detto il magistrato Luìs Roberto Barroso, della Corte Suprema Federale. L’ordinanza risponde a una richiesta di 32 degli 81 senatori e forza la mano del presidente del Senato, Rodrigo Pacheco, che si è opposto a tale iniziativa ma che poi, a distanza di pochi minuti, ha detto in una conferenza stampa che avrebbe rispettato la decisione. “E’ importante sottolineare, come evidenziano i querelanti, che la crisi sanitaria è attualmente al suo peggio, battendo record deplorevoli di morti quotidiane e casi di infezione”, ha affermato il giudice.

Brasile, record di vittime

Nuovo drammatico record di morti per Covid in un giorno in Brasile: ieri sono stati 4.249, il numero più elevato in 24 ore dall’inizio della pandemia ed è la seconda volta in questa settimana che il Paese registra più di 4.000 morti in un solo giorno. I casi confermati di coronavirus sono saliti a 13,2 milioni, dopo che nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 86.652 infetti. Quasi un terzo dei decessi segnalati ieri si è verificato a San Paolo, lo Stato più sviluppato e popolato del Paese.  La seconda ondata di pandemia è in accelerazione da settimane, spinta anche dalla circolazione di varianti del virus considerate più contagiose, come la brasiliana, nota come P.1 e già predominante in diverse regioni del Paese, e quella inglese.

Cile, picco di casi nonostante una dose a metà popolazione

Con 8.195 casi nelle ultime 24 ore il Cile ha toccato un nuovo record di contagi dall’inizio della pandemia. La circolazione del virus nel paese sudamericano non rallenta nonostante le strette misure di quarantena adottate da due settimane e nonostante l’estesa campagna di vaccinazione: secondo dati ufficiali sono state inoculate 11.396.072 dosi a 7.206.185 persone. Si tratta di quasi il 50 per cento del totale di 15.200.840 persone prefissate inizialmente come obiettivo finale dalle autorità sanitarie cilene. Il ministro della Salute, Enrique Paris, ha rivolto un appello affinché la popolazione concorra a vaccinarsi avendo registrato una diminuzione nell’affluenza di persone ai centri preposti. “Se è diminuita la quantità di somministrazioni è perché la gente più giovane non sta concorrendo, il nostro appello è che tutti si vaccinino per evitare di ammalarsi”, ha detto Paris. “Abbiamo disponibilità di dosi per tutti quelli che vogliano vaccinarsi, il ritmo di di applicazioni si mantiene in circa 200 mila al giorno”, ha sottolineato il ministro.



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