Coronavirus nel mondo: Pfizer estende i test sui bambini di età inferiore a 12 anni

Pubblicità
Pubblicità

La compagnia farmaceutica statunitense Pfizer inizierà  a testare il proprio vaccino contro il Coronavirus su un campione più ampio di bambini di età inferiore a 12 anni, dopo aver già  sperimentato la somministrazione di un micro-dosaggio in una precedente fase dei test clinici. Il prossimo studio sarà esteso ad un campione di 4.500 minori di 12 anni negli Stati Uniti, in Finlandia, Polonia e Spagna. Pfizer testerà a somministrazione di una dose di vaccino di 10 microgrammi in soggetti di età compresa tra 5 e 11 anni, e di tre microgrammi su bambini dai 6 mesi ai 5 anni di eta’, sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione di fase 1 su 144 bambini

Il pentagono chiude i grandi centri vaccinali per i lcovid

Il Pentagono chiuderà quasi tutti i siti di vaccinazione di massa contro il Covid-19 che ha allestito insieme all’Agenzia federale per la gestione delle emergenze (Federal Emergency Management Agency, Fema), dal momento che la domanda di dosi rallenta. Lo scrive il quotidiano “The Hill”, citando il portavoce del dipartimento della Difesa. All’inizio di quest’anno ben 35 siti di vaccinazione di massa erano gestiti da migliaia di truppe in servizio attivo e della Guardia Nazionale, ma da allora il numero e’ sceso a otto. Tre degli hub rimanenti chiuderanno nelle prossime ore, ha detto ai giornalisti il segretario stampa del Pentagono John Kirby.

Covid, Johns Hopkins: in Usa 33.389.896 casi e 598.392 morti

Gli Stati Uniti martedi’ hanno raggiunto 33.389.896 casi confermati di coronavirus SARS-CoV-2 e 598.392 morti, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Il saldo e’ di 454 morti in piu’ rispetto a lunedi’ e 12.166 nuove infezioni. La California è lo stato più colpito dalla pandemia con 63.598 morti, seguita da New York (53.483), Texas (51.777), Florida (36.973), Pennsylvania (27.395), New Jersey (26.285) e Illinois (25.386).
Altri stati con un gran numero di decessi sono Georgia (21.024), Michigan (20.658), Ohio (20.021), Massachusetts (17.917) o Arizona (17.713).
In termini di infezioni, la California ha 3.797.271, seguita dal Texas con 2.966.038, la Florida e’ terza con 2.332.867 e New York e’ quarta con 2.106.852.
Il bilancio provvisorio dei morti – 598.392 – supera di gran lunga il limite inferiore delle stime iniziali della Casa Bianca, che prevedeva al massimo tra 100.000 e 240.000 morti per la pandemia. Il presidente americano Joe Biden ha previsto che un totale di piu’ di 600.000 persone negli Stati Uniti moriranno a causa del virus.

Made with Flourish

Covid: finora in Messico 229.100 morti e 2.438.011 contagi

Il Messico ha riportato 262 nuove morti per covid-19 nelle ultime 24 ore, portando il numero totale di morti a 229.100. Lo ha reso noto il ministero della Salute.
Inoltre si sono contate 3.449 nuove infezioni, portando il numero di casi confermati a 2.438.011. Con queste cifre, il Messico si classifica come il quarto paese con il maggior numero di morti, dietro gli Stati Uniti, il Brasile e l’India, e il quindicesimo per numero di casi confermati, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Tuttavia, le cifre reali sono più alte, poichè  il governo stesso ha riconosciuto alla fine di aprile nel rapporto aggiornato “Excess Mortality in Mexico” che le morti associate al covid-19 sono poco piu’ di 332.500 dopo un’analisi dei certificati di morte.

In Brasile 52.911 nuovi casi  di Covid

Il Brasile ha avuto 52.911 nuovi casi del nuovo coronavirus segnalati nelle ultime 24 ore e 2.378 decessi per COVID-19. Il Paese sudamericano registra 17.037.129 casi dall’inizio della pandemia, mentre il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 476.792, secondo i dati del ministero, nel terzo peggior focolaio al mondo al di fuori degli Stati Uniti e dell’India e il secondo decesso

Covid Australia: stop allockdown a Melbourne

La seconda città più grande dell’Australia Melbourne uscirà dal lockdown, come previsto, giovedì sera, anche se rimarranno alcune restrizioni ai viaggi e ai raduni. I residenti avranno più libertà di uscire dalle loro case, ma devono rimanere entro 25 chilometri (15 miglia) e ci sarà un divieto totale di riunioni in casa, ha spiegato ai giornalisti a Melbourne il premier dello stato di Victoria, James Merlino. Melbourne è entrata in “allerta” il 27 maggio, costringendo i suoi cinque milioni di residenti a rimanere a casa tranne che per le attività essenziali.
 

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *