“Cosa sarà? L’etica al lavoro” ed è subito festa

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Una piazza virtuale in cui parole, musica e spettacolo hanno un unico, grande, obiettivo: dare voce a idee ed esperienze virtuose. “Cosa sarà – L’etica al lavoro” è il terzo streameeting di Coop, trasmesso in diretta il 22 luglio su Ilgusto.it, Repubblica.it e Lastampa.it in diretta da una masseria di Turi, sull’Altopiano delle Murge. In Puglia la terra è una grande ricchezza ma anche, ancora troppo spesso, simbolo di sfruttamento. Non a caso “questo appuntamento affronta un argomento per noi importante, rappresentativo del nostro modo di fare impresa. “Etica al lavoro” fa riferimento prima di tutto al grande impegno delle filiere agricole Coop, ma anche al lavoro in un’accezione più larga e sociale” spiega Maura Latini, amministratrice delegata di Coop Italia, che interverrà all’evento insieme al giornalista di Repubblica Francesco Manacorda, al teologo Vito Mancuso, all’attrice Veronica Pivetti e a un variegato parterre di cantanti e musicisti. Ci saranno Noemi, il rapper Murubutu, l’Orchestra dei braccianti, Gino Castaldo e Natascha Lusenti nelle vesti di presentatori e la colonna sonora “vivente” della Stefano Di Battista Band, a cui spetterà il compito di trasformare le emozioni in musica, guidati dal ritmo della serata. L’evento proseguirà poi il 23 luglio on-line con pillole video e contenuti inediti.

Il rendering dell’allestimento del palco  

I casi di cronaca recente, come la storia di Camara Fantamadi, 27enne originario del Mali stroncato da un malore nelle campagne di Tuturano, a pochi chilometri da Brindisi, “ci impongono una riflessione, a partire da che cosa c’è dietro al cibo che il consumatore acquista e mangia tutti giorni e che noi come Coop produciamo e distribuiamo – aggiunge Latini –. Siamo uno dei più grandi distributori di cibo in Italia, abbiamo una rete di oltre 5.700 fornitori di merci. di cui il 75% è costituito da aziende di medie e piccole dimensioni. E’ un tessuto importante, con cui vogliamo fare la differenza: mantenere un presidio di controllo su ciò che avviene nelle filiere, a partire dal campo, e sottoporre i fornitori a controlli continui è alla base del codice etico di comportamento sottoscritto fra noi e loro”.

La legalità è come musica: l’Orchestra dei braccianti e la denuncia artistica

“Parleremo di questo, faremo intervenire le voci dei nostri ispettori, dei nostri fornitori, racconteremo anche progetti di innovazione che migliorano il lavoro ma accoglieremo anche i contributi di artisti e musicisti che abbiamo trovato sensibili al tema”. Fra le presenze più significative c’è senz’altro l’Orchestra dei braccianti, un insieme di musicisti-lavoratori agricoli di varie etnie che hanno vissuto il dramma delle migrazioni e quello dei ghetti nelle nostre campagne. Con tutt’altro registro, più toccante e introspettivo, Veronica Pivetti interpreterà alcuni passi di Alessandro Leogrande, uno dei primi ad aver denunciato il fenomeno del caporalato in Italia, tratti da “Uomini e Caporali”, la sua opera di inchiesta più forte e potente, che si è occupata di casi di sfruttamento e violenza nel Tavoliere delle Puglie. 

Uno dei temi portanti dell’evento sarà la sostenibilità del lavoro nei campi e la lotta a fenomeni come il caporalato. (foto: La Buona Terra – Mostra Coop 2016) 

E ci sarà spazio anche per parlare di donne in agricoltura. Nell’ambito della campagna “Close the Gap” sull’inclusione di genere, lanciata da Coop lo scorso marzo, “ci eravamo ripromessi di intervenire con percorsi di formazione là dove si ha a che fare con un’importante presenza di donne – conclude Latini –. Abbiamo avviato un’esperienza pilota che si svolgerà dal 12 al 14 luglio 2021 in Campania, nella Piana del Sele, e coinvolgerà una settantina di donne fra stabilimenti di produzione e aziende agricole. Parteciperanno a un percorso formativo implementato con il supporto di Oxfam, Caritas e Differenza Donna che ha lo scopo di fornire informazioni utili sui temi dell’empowerment femminile e dei diritti delle donne, ma anche specifiche informazioni di servizio utili per migliorare la loro condizione privata, lavorativa e il binomio non sempre conciliabile casa-lavoro”.

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