Cosentino condannato a 10 anni in appello per concorso esterno in associazione camorristica

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Nicola Cosentino condannato a 10 anni di reclusione in Appello, con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica. L’ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore regionale del Pdl Campania è accusato di essere stato il “referente politico nazionale del clan del Casalesi”.

La sentenza è stata pronunciata dai giudici della quarta sezione della Corte d’Appello di Napoli al termine del processo Eco4, dal nome del consorzio che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del Casertano.

In primo grado Cosentino, assistito dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, era stato condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica, con sentenza pronunciata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 17 novembre 2016, dopo oltre 140 udienze. La richiesta della Procura generale di Napoli, espressa nel corso dell’udienza dello scorso 9 dicembre, era di 12 anni di reclusione.

Durante il processo, il primo avviato nei suoi confronti, sono stati ascoltati numerosi collaboratori di giustizia tra i quali Nicola Schiavone, figlio del padrino (irriducibile) Francesco detto Sandokan. Nei mesi scorsi Cosentino era stato assolto in secondo grado in altri due procedimenti istruiti nei suoi confronti nell’ambito delle indagini sulle ramificazioni della cosca di Gomorra.

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