L’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione ha diffuso un video ripreso da un drone in cui si vedono le truppe russe mentre scavano trincee nella “foresta rossa” di Chernobyl, una delle aree più radioattive al mondo.
L’agenzia ucraina Unian, che ha pubblicato il filmato, ha riportato il commento di Yaroslav Emelianenko, membro dell’agenzia: “I soldati non si limitavano a scavare rifugi sulla scia dell’inquinamento da radiazioni. Non si limitavano a mantenere la difesa in quella zona, erano stanziati proprio lì”. Secondo gli esperti, se una persona resta per due giorni nella cosiddetta “foresta rossa” (chiamata così per via del colore assunto dalle foglie degli alberi dopo l’incidente nucleare del 1986) riceve radiazioni paragonabili alla quantità annuale che un essere umano può sopportare.
Al momento non esistono notizie ufficiali sullo stato di salute dei soldati che sono stati in quella zona. Il 31 marzo i media bielorussi scrivevano, però, che i militari coinvolti nelle operazioni a Chernobyl erano stati portati al Centro repubblicano di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni. E proprio la scorsa settimana – sempre secondo la stampa di Minsk – almeno sette autobus carichi di soldati sono arrivati in un centro specializzato a Gomel.
La centrale nucleare di Chernobyl è stata sequestrata dalle truppe russe il primo giorno dell’aggressione, il 24 febbraio, ed è stata occupata fino al 31 marzo quando i militari hanno lasciato l’area dirigendosi verso la Bielorussia.