Covid e vaccini, la decisione su Johnson & Johnson: in Italia solo agli over 60

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Dopo AstraZeneca, anche la somministrazione di Johnson & Johnson sarà consentita in Italia soltanto per gli over 60. Una decisione che il governo si appresta ad assumere nelle prossime ore e che arriva su suggerimento degli scienziati. Stamattina, secondo quanto si apprende, si è svolta una riunione tra l’Aifa, il Css e il ministero della Salute, durante la quale è emersa una valutazione dei tecnici del farmaco che va appunto in questa direzione.

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La scelta sarà presa al termine di un percorso che ha visto oggi due passaggi fondamentali: il parere dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, e quello dell’Aifa. Per l’Ema, “i casi di eventi rari esaminati dopo il vaccino della J&J sono molto simili ai casi verificatisi con il vaccino Covid-19 sviluppato da AstraZeneca”. Secondo l’agenzia del farmaco Ue, inoltre, esiste “un possibile collegamento con casi molto rari di trombosi insolite associate a piastrine basse” e il vaccino anti-Covid di Janssen (Johnson&Jonhson). 

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A seguito di questa comunicazione, anche l’agenzia del farmaco italiano si è riunita per esprimersi. L’Aifa non dovrebbe discostarsi dall’Ema, anche perché gli unici dati a disposizione riguardano i casi che si sono verificati negli Stati Uniti, forniti dalla Fda. 

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Il governo italiano, a questo punto, si prepara a seguire l’orientamento degli esperti e a intervenire esattamente come fatto per AstraZeneca, dunque indicando negli over 60 la categoria a cui riservare il composto J&J, pur senza vietare esplicitamente la somministrazione a chi ha meno di 60 anni.

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La decisione va a incidere ovviamente sul piano vaccinale, visto che di Johnson & Johnson erano attese 7,3 milioni di dosi nel secondo trimestre 2021 (dunque aprile-giugno). Soltanto alcune centinaia di migliaia erano già state consegnate sul territorio italiano, ma bloccata a seguito dello stop alle consegne sancito dalla stessa multinazionale del farmaco a seguito dell’approfondimento deciso dall’Ema. In un primo momento si era pensato di utilizzare questo vaccino per le categorie economiche impegnate nella ripartenza, sfruttando anche la facile conservazione del composto e la veloce somministrazione: si tratta infatti dell’unico vaccino monodose al momento autorizzato in Europa. La scelta di somministrarlo agli over 60 determina dunque la necessità di concentrare ancora di più nelle fasce più giovani della popolazione gli altri due marchi: Pfizer e Moderna.

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