Covid, i dati settimanali. Calano i nuovi casi ma i morti sono stati quasi 3mila

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Cala ancora il numero di nuovi casi di infezione da coronavirus in Italia. In una settimana, tra lunedì 22 e ieri, la discesa è stata del 5,3%. I tamponi risultati positivi sono stati infatti 145.113 contro i 153.383 dei sette giorni precedenti. Si tratta della seconda riduzione consecutiva dopo cinque settimane di crescita ed è pure più accentuata della precedente, che è stata dell’1,6%. Si spera quindi che sia stata avviata una tendenza anche se un bel pezzo del Paese, un’area dove vivono circa 42 milioni di persone, si trova in zona rossa.

Scende il numero delle Regioni che vedono dati in crescita. Sono 7 contro le 12 della scorsa settimana e prevalentemente si tratta di realtà che non si trovano in zona rossa. Restare a lungo in arancione spesso non permette di far scendere i contagi. I tamponi tra il 22 e ieri sono stati 2 milioni e 202mila, un po’ meno della settimana scorsa, anche se non di molto, visto che erano stati 2 milioni e 265mila e prima ancora 2 milioni e 280mila.

Le Regioni, in la Sardegna +84% dei casi, Liguria a +20%

Il peggioramento più importante lo segnano due Regioni che fino a poco fa avevano una situazione buona, una era addirittura in zona bianca. Gli spostamenti percentuali, comunque, sono condizionati dai numeri assoluti piuttosto bassi. Ecco le sette realtà che vedono un aumento con i relativi dati. La Sardegna passa da 778 a 1.433 (+655, +84,1%), la Valle d’Aosta da 298 a 472 (+174, +58,3%), la Liguria da 2.495 a 2.976 (+481, +19,2%), la Sicilia da 5.032 a 5.812 (+780, +15,5%), la Calabria da 2.326 a 2.599 (+273, +11,7%), la Puglia da 10.971 a 12.208 (+1.237, +11,2%), l’Umbria da 1.247 a 1.287 (+40, +3,2%). Ci sono poi dodici Regioni e le due Province autonome che invece hanno dati in discesa. Eccoli. Il Molise passa da 353 a 256 (-97, -27,4%), le Marche da 4.998 a 3.825 (-1.173, -23,4%), l’Emilia-Romagna da 17.759 a 14.228 (-3.531, -19,8%), il Friuli Venezia Giulia da 5.508 a 4.443 (-1.065, -19,3%), l’Abruzzo da 2.446 a 2.026 (-420, -17,1%), la Provincia Trento da 1.603 a 1.371 (-232, -14,4%), la Basilicata da 909 a 790 (-119, -13%), la Campania da 15.370 a 13.539 (-1.831, -11,9%), la Lombardia da 30.882 a 28.557 (-2.325, -7,5%), il Piemonte 15.436 a 14.702 (-734, -4,7%), la Provincia Bolzano da 830 a 813 (-17, -2%), il Lazio da 12.526 a 12.329 (-197, -1,5%), la Toscana da 9.374 a 9.279 (-95, -1%), il Veneto da 12.241 a 12.108 (-133, -1%).

I ricoveri crescono ancora, i decessi sono stati quasi 3mila in una settimana

I contagi calano ma i ricoveri continuano ad aumentare. In base ai dati elaborati partendo dai report della Protezione civile da Giorgio Presicce, analista della Regione Toscana, quelli totali, cioè di terapie intensive e reparti internistici sono passati dai 30.932 di domenica 21 ai 32.380 di ieri. Si tratta di un incremento di 1.448 letti, cioè del 4,6%. Si osserva però una riduzione dell’aumento, visto che la settimana scorsa la crescita era stata del 12% e quella precedente del 16%.

Si spera di invertire quindi anche questa tendenza, visto che la pressione sui servizi sanitari è il dato sull’andamento dell’epidemia più preoccupante. Riguardo alle sole terapie intensive, ieri i letti impegnati sui pazienti Covid erano 3.679 contro i 3.448 di domenica 21. L’aumento  è di 231, cioè del 6,7%. Anche in questo caso si osserva la stessa tendenza, visto che la settimana scorsa la riduzione è stata dell’11,8% e quella prima del 16,2%.

Ieri il numero dei decessi ieri è salito a 107.933. In una settimana hanno perso la vita per il Covid 2.991. Si tratta di un nuovo incremento. La settimana scorsa i morti erano infatti stati 2.797 e quelle precedenti 2.360, 2.086, 1.981 e 2.141.

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