Covid, Israele: la quarta offre tripla protezione da casi gravi

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Israele: la quarta dose offre tripla protezione da casi gravi

La quarta dose di vaccino per le persone over 60 offre una protezione tripla contro malattie gravi e una protezione doppia contro le infezioni nell’ondata attuale guidata dalla variante Omicron. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità israeliano, citato dai media, sulla base ad una “analisi iniziale” da parte di esperti di varie importanti istituzioni accademiche e sanitarie mettendo a confronto chi ha già ricevuto la quarta dose e chi ha avuto la terza almeno da quattro mesi. Ovvero – ha aggiunto – su circa 400.000 israeliani che hanno ricevuto il quarto vaccino (over60 e fragili) e 600.000 che hanno ricevuto tre dosi.

Nuove restrizioni in Nuova Zelanda

La premier neozelandese Jacinda Ardern è stata costretta ad rinviare il suo matrimonio, a causa delle nuove restrizioni decise dal suo governo per far fronte alla recrudescenza dei contagi da Covid. “Il mio matrimonio non sarà celebrato”, ha comunicato, dopo aver illustrato nel dettaglio le ulteriori misure di contrasto al virus, tra le quali un limite di 100 persone, tutte completamente vaccinate, per qualsiasi incontro o evento e l’obbligo di mascherina anche all’aperto. Le restrizioni rimarranno in vigore fino alla fine del mese prossimo.

Ardern e il suo compagno Clarke Gayford non avevano mai annunciato la data esatta del loro matrimonio, che era tuttavia atteso nelle prossime settimane. “C’est la vie”, ha risposto la premier a una domanda sull’impatto delle restrizioni sulle sue nozze. “Non sono diversa dalle migliaia di altri neozelandesi che hanno vissuto situazioni molto più devastanti a causa della pandemia, inclusa quella particolarmente dolorosa di non poter stare con i propri cari quando sono gravemente malati”, ha aggiunto.

La Nuova Zelanda, tra le nazioni meno colpite dal Covid-19, ha registrato ufficialmente 15.104 contagi e 52 decessi dall’inizio della pandemia.

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Screening di massa a Pechino in vista dei Giochi

Quando mancano meno di due settimane all’inizio delle Olimpiadi invernali, torna l’allarme Covid a Pechino. Le autorità hanno annunciato che tutti gli abitanti del distretto di Fengtai, circa due milioni di persone, saranno sottoposti a controlli dopo la scoperta di un focolaio. Lo scorso fine settimana nella capitale cinese era stato riscontrato il primo caso della variante Omicron in una persona che aveva ricevuto una lettera dal Canada, sulla quale erano state trovate tracce del virus. Da allora sono stati identificati una trentina di casi, alcuni dei quali legati al ceppo Delta del coronavirus.

Fengtai si trova a circa 20 chilometri dal sito che ospiterà le gare olimpiche di sci freestyle freestyle e snowboard. In quel distretto si trova il mercato di Xinfadi, che nel 2020 fu l’epicentro di un precedente focolaio legato alle tracce del virus su un tagliere di salmone importato.

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