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Covid, linee guida del Governo: punti vaccini aperti 12 ore e dose in 10 minuti

Aperti fino a 12 ore per 7 giorni su 7, facilmente raggiungibili anche per i disabili e in grado di fare 750 vaccinazioni al ritmo di una ogni 10 minuti. Le Regioni sono partite da settimane con le loro strutture per la vaccinazione, gli hub come le realtà più piccole, e la Protezione civile cerca di dare un po’ di omogeneità con un documento che sarà presentato oggi alle amministrazioni locali.

Secondo il documento vanno organizzati e ben delineati i percorsi per l’accettazione, la somministrazione e l’osservazione alla quale sottoporre chi ha fatto il vaccino. Ovviamente è necessario che vengano dotati di un numero di operatori adeguato.

“Le linee guida – specifica il documento – sono da intendersi quale indirizzo “non vincolante” e hanno solo lo scopo di suggerire un modello organizzativo e funzionale omogeneo riguardante l’allestimento dei centri vaccinali straordinari, che possa essere di riferimento per l’incremento della capacità vaccinale sul territorio”. Queste strutture vengono chiamate Pvts, cioè Punti vaccinali territoriali straordinari e possono essere di tre tipi: maggiori, minori e mobili. Nei primi sono previsti due o più medici, cinque o più linee vaccinali (le catene di somministrazione a cui sono dedicati per la preparazione del vaccino due assistenti sanitari, farmacisti e infermieri). Ci saranno inoltre almeno due operatori sanitari, due “amministrativi” e due volontari. Queste strutture dovranno avere spazi di almeno 300 metri quadri. Nei Pvts minori o mobili, nel caso di quattro linee al lavoro, i numeri di attività saranno ovviamente più bassi.

Sono pensati per essere installati in spazi come palestre, palazzetti, parcheggi di supermercati od ogni altro ambiente considerato idoneo. Sono da considerare aggiuntivi rispetto a quelli già individuati dalla Regioni.



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