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Covid, ricoveri in aumento. Le mete delle vacanze a rischio zona gialla

Per il momento l’Italia resta in bianco. Era un “errore di memoria” la schermata apparsa ieri sul sito del Ministero della Salute che dava in giallo Puglia e Umbria. L’ipotesi dell’attacco informatico viene investigata, ma sembra poco probabile. L’errore però è sintomatico. Alla zona gialla infatti due Regioni cominciano ad avvicinarsi: Sardegna e Sicilia, complici alcuni focolai legati al turismo. Nonostante i margini del decreto del 22 luglio siano piuttosto ampi, le due isole lambiscono i parametri previsti per il salto di colore.

La Sardegna, con un tasso di occupazione per Covid nelle terapie intensive al 10%, ha già raggiunto una delle due soglie da superare contemporaneamente per passare in giallo (l’altra è l’occupazione dei reparti ordinari del 15%). Mercoledì scorso era al 4%: il raddoppio è avvenuto in meno di una settimana. Con i letti ordinari la Sardegna è al 5%. I ricoveri ordinari si avvicinano ai limiti in Sicilia, che è all’11% e ha uno dei tempi di raddoppio più bassi, secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Questo indicatore prova a prevedere in quanto tempo i ricoveri raddoppieranno. Con 20 giorni, la Sicilia ha uno dei valori meno rassicuranti del paese.

Per l’Italia i parametri di ricoveri ordinari (4%) e in terapia intensiva (3%) sono stabili nonostante gli ingressi di ieri. Nei reparti ordinari ci sono 126 persone in più (2.196 in totale). Aumentano anche i letti per i pazienti Covid in rianimazione: 9 in più e 258 in totale. Con 4.845 nuovi contagi, 27 morti e il tasso di positività al 2,3%, l’epidemia cresce ma non decolla. Il braccio di ferro fra la contagiosità della variante Delta e l’aumento dei vaccinati (33 milioni con due dosi, il 61% degli italiani sopra ai 12 anni) tiene l’epidemia in stallo. Entrambe le opzioni — nuova crescita e picco a fine mese o livellamento e lenta discesa — restano sul tavolo.

Le altre Regioni che guardano con attenzione ai ricoveri sono il Lazio al 5% di intensive e la Liguria al 6% (un dato raddoppiato in una settimana). La Calabria è al 9% di ricoveri ordinari.
 



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