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Covid, Salvini contro l’uso del Green Pass: “Non roviniamo la vita agli italiani”. E dice no all’obbligo dei vaccini per i docenti e bambini

È contrario, Matteo Salvini, all’obbligo del Green Pass in Italia per andare al cinema e a teatro, in palestre e piscine e nei luoghi al chiuso. “A me interessa non rovinare la vita di milioni di italiani che ancora non sono coperti dal vaccino. Molti non possono farlo, per motivi di salute. Complicare la vita a queste persone con l’obbligo del Green pass? Non scherziamo. Non possiamo fermare a metà luglio una stagione turistica che sta faticosamente ripartendo. Soprattutto in un momento in cui, anche se risalgono i contagi, le terapie intensive restano quasi vuote”, dice durante la puntata di “Agorà” su Raitre, a poche ore dalla cabina di regia che precede il Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto e la successiva conferenza stampa di Mario Draghi per illustrarne i contenuti. Sulla proroga dello stato d’emergenza “deciderà il premier”, continua il leader della Lega. Che ribadisce il suo ‘no’ ai vaccini ai giovani e all’obbligo per docenti e insegnanti. “Un paese normale mette in sicurezza chi ha più di 60 anni, questo come Lega stiamo chiedendo al governo. Ma quando sento qualcuno che parla di obbligo vaccinale per bambini di 12 anni o anche meno io dico no: non scherziamo con la vita dei nostri figli e nipoti – commenta durante la puntata di “Agorà” su Raitre. E l’obbligo vaccinale per il personale scolastico “non serve, l’80 per cento è vaccinato e si arriverà al 90 per cento a settembre, quindi la copertura è ampiamente garantita”.

Obbligo del Green Pass per cinema, musei e bar. Scontro su treni e aerei

Sulla questione Green Pass la maggioranza di governo è spaccata. Enrico Letta insiste sull’importanza dei vaccini e lancia un appello ai parlamentari” che “devono dare l’esempio. Non possono permettersi di essere su questo tema ambigui”, ha detto ieri sera a margine della Festa regionale dell’Unità a Pistoia. Alessia Morani, deputata dem, ex sottosegretaria, vuole rendere obbligatorio il green pass anche per entrare alla Camera e al Senato; ma schierato a favore del Green Pass c’è anche il governatore della Liguria e co-fondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, che sui social ha ricevuto minacce e si è sfogato sostenendo che “il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati”. Contrari all’uso del Green Pass in Italia per i luoghi al chiuso, bar e ristoranti, invece, molti esponenti del centrodestra, tra cui Giorgia Meloni e, appunto, Salvini.

Oggi si decide, ma intanto il segretario del Carroccio sull’ipotesi di ridurre il salario o cambiare mansioni ai lavoratori che non accettano di vaccinarsi e non hanno il green pass, fatta circolare dalla Confindustria, osserva: “In un momento di crisi economica, con milioni di lavoratori che rischiano di perdere il posto, con partite Iva, professionisti, commercianti e artigiani in difficoltà, come si fa a parlare di licenziamenti, spostamenti o chiusure?”. E aggiunge: “Leggo di un aumento dei contagi, mi piacerebbe leggere anche che i ricoverati nelle terapie intensive sono diminuiti. Centocinquantasei letti occupati su 8.400 disponibili, meno del 2%. Le terapie intensive sono vuote, perché i giornalisti non ne parlano? Così non si fa un buon servizio all’informazione”.

Covid, Toti contro i No-Vax: “Il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati”

Sostiene che l’obbligo vaccinale per il personale scolastico “non serve, l’80 per cento è vaccinato e si arriverà al 90 per cento a settembre, quindi la copertura è ampiamente garantita”, prosegue in collegamento con la trasmissione “Agora’” su Rai 3 precisando di essere a favore della “spiegazione, la convinzione, l’educazione e mai per la costrizione, licenziamenti e multe”.

E sui fatti di Voghera, dove ieri un giovane è stato ucciso a causa di un colpo partito accidentalmente dalla pistola legalmente detenuta dall’assessore leghista Massimo Adriatici, Salvini torna a ripetere: “È normale andare in giro armati se si ha il porto d’armi. Lasciamo che la magistratura e la polizia facciano le loro indagini”, aggiunge ricordando che l’uomo che ha sparato era stato aggredito da un pregiudicato e clandestino. “Lasciamo che emergano tutti i rilievi. Quando c’è un morto è sempre una tragedia, una sconfitta e un lutto. Prima di giudicare bisogna andarci piano. Non penso che Voghera si sia trasformata in un far west. Se si tratterà di legittima difesa qualcuno dovrebbe chiedere scusa a questo assessore della Lega – conclude Salvini – Sarei curioso di sapere se l’assessore fosse stato del Pd se si sarebbe messo in piedi questo processo preventivo”.



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