Covid, Toti contro i No-Vax: “Il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati”

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Da quando si è schierato a favore del Green Pass ha ricevuto minacce e insulti. Il presidente della Liguria e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti non ci sta e si sfoga su Facebook: “Mi date del dittatore ma gli unici contro la libertà siete voi. Perché il vostro ‘No’ al vaccino rischia di compromettere le libertà di tutti – scrive nel suo post dopo i molti messaggi arrivati sulla sua pagina relativi alla vaccinazione – Sappiate che da oggi denuncerò tutti gli insulti e gli auguri di morte che a migliaia sto ricevendo da quando per primo mi sono schierato con il Green pass”, annuncia il governatore.

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E ancora. “Sappiate che non mi interessa perdere il vostro voto, perché non esiste colore politico nella lotta al Covid. Non chiuderemo più in casa per colpa vostra coloro che diligentemente e con senso civico hanno scelto il vaccino. Per quanto mi riguarda – dichiara – il lockdown dovrà essere solo per i non vaccinati. Non mi fate paura e presto farò la seconda dose, grato alla scienza”.

Toti poi chiede: “Ma vi siete già dimenticati i tempi bui con migliaia di morti al giorno, quando pregavamo che il vaccino arrivasse al più presto e ora siamo divisi anche in questa battaglia? Io non lo accetto”.

Green Pass a tappe, via ad agosto e dal 15 settembre anche sui bus

Al governatore ligure e co-fondatore di Coraggio Italia è arrivata la solidarietà dagli esponenti del suo partito. “Piena solidarietà al Governatore Giovanni Toti per le innumerevoli e vili minacce ricevute a causa della sua netta posizione pro vaccini e green pass. Bene ha fatto Toti a denunciare pubblicamente questi gravi atti di inciviltà – afferma il capogruppo di Coraggio Italia alla Camera dei Deputati, Marco Marin – Ritengo doveroso sottolineare come solo attraverso la vaccinazione e il green pass riduciamo il rischio di un nuovo lockdown”. L’assessore alla cultura e agli spettacoli di Regione Liguria Ilaria Cavo commenta: “Dittatore è chi vuole mettere a tacere il pensiero altrui con insulti e accostamenti storici folli e non chi, come lui, lavora quotidianamente perché questa Regione possa tornare definitivamente alla normalità grazie alla vaccinazione anticovid che è e resta un dovere civico per tutti. La libertà del singolo finisce dove inizia quella degli altri – continua Cavo – Chi è vaccinato non può rischiare di essere limitato nella sua vita quotidiana da chi decide di non farlo. Proprio oggi ho condiviso con il Presidente la scelta di scrivere a tutti gli organizzatori degli spettacoli dal vivo della regione per chiedere che durante gli eventi, anche tramite gli artisti, venga fatto direttamente dai vari palcoscenici, un appello al vaccino: non possiamo sprecare nessuna occasione di sensibilizzazione. Avanti tutta Giovanni, rispondendo alle minacce con responsabilità, ragionevolezza e attenzione al bene della comunità”.

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