Crisi dei sottomarini, von der Leyen: “La Francia è stata trattata in modo inaccettabile dall’Australia”

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L’Unione Europea rompe il silenzio che fino ad ora aveva mantenuto sulla crisi dei sottomarini che ha scatenato lo scontro diplomatico tra la Francia e la nuova allenza anti-cinese formata da Stati Uniti, Regno Unito e Australia. In un’intervista esclusiva con la Cnn, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto che la Francia è stata trattata in modo inaccettabile da Canberra. Il Paese ha deciso di ritirarsi dall’accordo da 66 miliardi di dollari per l’acquisto di sottomarini francesi a favore di forniture americane. “Molte domande” devono essere risolte ha detto von der Leyen, aggiungendo che “uno dei nostri Stati membri è stato trattato in modo inaccettabile, quindi vogliamo sapere che cosa sia successo e perché”.

Quello che l’Europa si sarebbe aspetatta dagli Stati Uniti “è una maggiore cooperazione, informazione e coinvolgimento”, ha detto il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, a un gruppo di giornalisti a margine del vertice del Bureau del Ppe in corso a Roma. “Purtroppo non è andata così con l’Afghanistan e nemmeno con l’Aukus, il patto anti-cinese stretto con Australia e Regno Unito”, ha spiegato. Secondo Schinas, c’è interesse ad avere una relazione transatlantica basata su uno spirito di cooperazione, comprensione e lavoro insieme e “questo solleva la questione della difesa dell’Ue e dell’autonomia strategica, e capire che gli europei non devono più stare sotto un ombrello che tiene qualcun altro ma devono avere il proprio ombrello”.

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Ma la crisi rischia di far naufragare anche i negoziati commerciali tra Europa e Australia. Secondo Politico, Bruxelles farà fatica a proseguire i colloqui dopo una simile violazione della fiducia. “Mantenere la parola data è fondamentale tra le democrazie e tra gli alleati. Quindi è impensabile andare avanti sui negoziati commerciali come se nulla fosse successo con un Paese in cui non ci fidiamo più”, ha sottolineato sottosegretario agli Affari europei, Clement Beaune. La Francia ha denunciato la decisione australiana come una “pugnalata alla schiena”, ha richiamato in patria gli ambasciatori in Usa e Australia e annullato l’incontro, previsto per la prossima settimana, tra il ministro della Difesa francese e il suo omologo britannico.

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“La relazione con la Francia è incredibile, fondata su valori comuni”, ha detto il premier britannico Boris Johnson parlando ai giornalisti a margine della 76ma Assemblea Generale dell’Onu. Il rapporto tra i due Paesi per Johnson è “indistruttibile” e non sarà di certo il patto Aukus a farlo vacillare. “E naturalmente parleremo con tutti i nostri amici su come far funzionare il patto in modo che non sia escludente e divisivo”.

Anche il presidente Usa, Joe Biden, nel suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu, dirà che non vuole che il mondo torni in una “nuova Guerra Fredda”: lo ha detto una fonte dell’amministrazione, anticipando il discorso del presidente. Al contrario, Biden non vede l’ora di parlare con il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, per chiarire la questione e ribadire il desiderio degli Stati Uniti “di lavorare a stretto contatto con la Francia nell’area indo-pacifica e sulla scena internazionale”.

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