Crisi del carburante, in Gran Bretagna 200 militari in azione per garantire i rifornimenti ed evitare la paralisi

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Circa 200 militari saranno utilizzati a partire da lunedì nel Regno Unito per assicurare il rifornimento di carburanti nelle stazioni di servizio, rimaste sprovviste a causa della mancanza di camionisti e della corsa all’acquisto dovuta al panico che si è diffuso fra i cittadini.    

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Come ha annunciato il governo britannico, “circa 200 soldati, di cui un centinaio di autisti, saranno impiegati da lunedì per fornire un sostegno temporaneo nel quadro dell’azione del governo per attenuare la pressione sui distributori di benzina e rispondere alla mancanza di camionisti”, si legge in un comunicato ufficiale. Prima di entrare in servizio, i militari stanno completando in questi giorni una formazione specifica.

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Il governo ha anche deciso di autorizzare immediatamente fino a 300 autisti di camion-cisterna stranieri a lavorare nel Regno Unito fino alla fine del prossimo mese di marzo, nel contesto della concessione di migliaia di visti di lavoro temporanei per dare un sostegno alle catene di approvvigionamento. Il governo sostiene che la crisi è principalmente dovuta agli acquisti dettati dal panico, ma che non ci sono penurie di carburante nel Regno Unito.

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