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Crisi di governo, Zingaretti: “Siamo chiamati a scelte importanti per il Paese. Proporrò un nuovo incarico per Conte”

“Siamo chiamati a fare scelte importanti per il futuro della Repubblica. L’apertura di una crisi irresponsabile è stato un errore che ha prodotto sconcerto nell’opinione pubblica”. Ha aperto così il suo intervento alla direzione del Pd il segretario dem Nicola Zingaretti. La situazione, non lo nega, “è drammatica, in un’assemblea al Senato avevo detto ‘siamo a un passaggio strettissimo’: gli eventi che sono seguiti confermano questa lettura”.

La crisi

Un quadro drammatico, quello imposto dalla crisi provocata dalla pandemia del Covid19, che Zingaretti ha così tracciato: “Ci sono famiglie che vivevano con due redditi e ora a malapena con uno, milioni di persone sono precipitate nell’indigenza, studenti e studentesse in difficoltà”. Eppure, “c’è tanta voglia di reagire – dice il dem – un’Italia che non si arrende mai, una passione civile che si è allontanata dalla politica. Citando Aldo Moro dico che non dobbiamo mai commettere l’errore neanche di lambire una politica lontana dalla gente”.

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In tutto questo si è inserita la crisi provocata da Italia viva, “un salto nel buio”, dice Zingaretti, che ha aperto “una pericolosa stagione di precarietà, rallentando o fermando dossier fondamentali per il Paese”. Ecco allora che la fiducia ottenuta da Conte alle Camere la scorsa settimana testimonia che “negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Giuseppe Conte, rappresenta un punto di equilibrio credibile”.

Cosa serve: responsabilità, visione e qualità

Per Zingaretti l’Italia ora ha bisogno di “responsabilità, visione e qualità” perche “la pandemia pone sfide inedite ogni giorno e accanto alla necessità di un rilancio produttivo si dovranno affrontare gli effetti di crisi sociali molto serie”. Nel suo intervento alla direzione del Pd il segretario ha ricordato che “il Paese ha bisogno di risposte e ne ha bisogno in fretta”. L’obiettivo è costruire “una nuova Italia,  per questo – sottolinea – non si può consegnare a questa destra il nostro Paese”.

Il mandato per l’incarico a Conte

In vista delle consultazioni di domani con il presidente della Repubblica, Zingaretti ha chiesto ai dem “un mandato, l’ipotesi di proporre a Mattarella un incarico a Conte per dare vita a un governo raccogliendo il suo appello nella direzione della responsabilità nazionale. Un governo che possa contare su un’ampia base parlamentare”. Per il segretario dem, quindi, il Conte-ter è la soluzione per superare la crisi senza passare per le urne.

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Ma nella maggioranza quali partiti ci saranno? Tornerà Renzi? “Il tema del rapporto con Iv- ha chiarito il segretario dem – non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato, ma di legittimi dubbi fondati per il futuro. Nessun veto, ma un aspetto politico da tenere in considerazione perché verremo giudicati in merito alla sincerità e credibilità delle parole per definire il governo che decideremo insieme di sostenere”.

Le elezioni

Sul rischio di elezioni anticipate, Zingaretti è stato molto chiaro: “Non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora”. Quindi ha aggiunto: “Hanno fatto bene coloro che in questi giorni, dopo l’apertura della crisi al buio, hanno segnalato questo pericolo perché esso è reale. Segnalare per la strada il pericolo di una buca è l’opposto della volontà di volerci finire dentro”.

Pd pilastro della politica responsabile

Tornando alle prossime sfide per il Paese, il segretario dem nel suo intervento alla direzione del partito ha voluto precisare: “Il Pd è il pilastro della politica responsabile e del primato del bene comune. È tornato ad essere una certezza”. Secondo il leader il partito “è un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale. Questo oggi significa responsabilità”. E ha concluso: “L’Italia, lo sappiamo, è malata. Ma può guarire”.



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