Cronache della marcia su Roma: il primo mese dell’ultimo anno di libertà

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La musica arrivava a folate, ogni volta che si apriva la porta della società ginnastica “Sempre Avanti!”, e per un po’ sembrava rimanere sospesa tra il buio e il gelo della notte bolognese di Capodanno. Si bussava alla palestra del liceo Minghetti, concessa dal preside con l’unica preghiera di evitare incidenti: per questo si poteva entrare soltanto con uno speciale biglietto d’invito nominale, rilasciato dalla Lega Proletaria Mutilati, e vicino al buffet con lo spumante vigilava dalla poltrona l’agente di polizia Allegretti, mentre due guardie regie pattugliavano dalle 9 l’esterno, spiegando ai curiosi che era una festa privata di un’associazione di invalidi, con pesca di beneficienza per gli orfani di guerra.

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