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Csm: Pg Milano chiede informazioni a Procura su caso verbali.. Davigo atteso domani come teste da pm Roma

Nuovi sviluppi sul caso dei corvi del Csm. Domani Piercamillo Davigo, ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura, è atteso a Roma come teste. I pm lo sentiranno nell’ambito dell’indagine in cui Marcella Contrafatto, sua segretaria fino a quando non è andato in pensione, è accusata di aver diffuso in forma anonima ad alcuni giornali i verbali secretati degli interrogatori resi tra dicembre 2019 e gennaio 2020 dall’avvocato Piero Amara ai pm di Milano sulla presunta loggia Ungheria. L’impiegata, ora sospesa, è indagata per calunnia poiché i verbali sono stati accompagnati da una lettera in cui si tacciava di inerzia i vertici della Procura milanese. Davigo sarà quindi ascoltato a Roma come persona informata sui fatti.

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E sulla vicenda – che, oltre a portare a uno scontro al quarto piano del Palazzo di Giustizia milanese, ha creato un terremoto tra le fila della magistratura fino al Csm – si muove anche la Procura Generale di Milano. Il pg Francesca Nanni, esercitando i suoi poteri di sorveglianza, ha infatti chiesto all’ufficio del Procuratore Francesco Greco informazioni sulla vicenda per capire cosa è successo per, poi, eventualmente riferire al Procuratore Generale della Cassazione in vista di una possibile azione disciplinare.

Intanto, i gruppi in parlamentari della Camera, sia della maggioranza che dell’opposizione, hanno chiesto che il ministro della Giustizia Marta Cartabia “riferisca con urgenza in Aula sulla vicenda relativa ai verbali di Amara e i dossier al Csm”.



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