Dal Corvo di Brandon Lee alla strega del Mago di Oz, quando il set diventa un’arma

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Il tragico incidente avvenuto sul set del western Rust a Santa Fe, in cui l’attore Alec Baldwin ha ucciso involontariamente la direttrice della fotografia e ferito gravemente il regista a causa del malfunzionamento di un’arma da fuoco, riporta alla mente la serie di drammatici incidenti che hanno costellato la storia del cinema.

Alec Baldwin spara sul set e uccide la direttrice della fotografia, ferito il regista: la tragedia durante le riprese del suo western

‘Il corvo’ Brandon Lee

Il più vicino al caso di Alec Baldwin è sicuramente quello che è accaduto sul set de Il corvo nel ’93 dove il ventottenne Brandon Lee (figlio di Bruce Lee) venne ucciso a causa di una pistola caricata a salve malfunzionante usata da un compagno di set, Michael Masee che, pur se completamente scagionato dalle indagini, finì in uno stato di profonda depressione, esasperata anche dalla cattiva fama che iniziò a perseguitarlo.

‘Across the border’, 1914

Purtroppo la storia degli incidenti sul set è praticamente antica quanto quella del cinema, uno dei primi casi mortali risale addirittura al 1914 quando durante le riprese del film muto Across the border, in Colorado, l’attrice Grace McHugh stava girando una scena in cui il suo personaggio stava attraversando il fiume Arkansas su una barca. Quando la barca si è capovolta, l’operatore della telecamera Owen Carter si è immediatamente gettato nel fiume per salvarla, ha trascinato la barca su quello che lui pensava fosse un banco di sabbia che si è però rivelato essere invece di sabbie mobili. Il resto della troupe cinematografica ha guardato impotente mentre venivano risucchiati nel banco di sabbia e morivano annegati.

‘Il mago di Oz’, 1939

Margaret Hamilton nel ruolo della malvagia strega dell’Ovest 

Se oggi la sicurezza sul set è una priorità, in passato anche qualcosa di semplice come il trucco poteva causare incidenti pericolosissimi: soltanto durante la lavorazione de Il mago di Oz (1939) ne avvennero due. Buddy Ebsen (che interpreterà poi il marito contadino di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany) inizialmente scritturato per interpretare lo Spaventapasseri riteneva di essere più adatto nel ruolo dell’Uomo di latta e si mise d’accordo con Ray Bolger (previsto per quel ruolo) per scambiarsi i personaggi. Purtroppo però non sapeva di essere allergico all’alluminio, elemento che il make up dell’uomo di latta conteneva in grande quantità ed ebbe una reazione allergica importante: Ebsen rischiò la vita e stette due mesi in ospedale prima di riprendersi costringendo la produzione a sostituirlo con Jack Haley. Ma non fu l’unico incidente con trucco; anche Margaret Hamilton, la strega dell’Est, sul cui volto era steso un trucco verde a forte componente di rame rischiò di essere sfigurata per sempre quando durante una scena in cui scompariva tra le fiamme alcuni granelli di polvere incendiaria incandescente le finirono sul volto dando fuoco alla polvere di rame e provocando all’attrice ustioni di secondo grado.

‘Quarto potere’ (Citizen Kane), 1941

Alcuni incidenti poi sono diventati mitici per il livello di stoicismo dei propri protagonisti. Sul set del capolavoro Citizen Kane, Orson Welles inciampò in una scala e si fratturò l’osso della caviglia, trovandosi poi costretto a usare una sedia a rotelle per le due settimane successive di riprese. Welles si tagliò anche una mano durante la scena in cui Charles Foster Kane distruggeva la stanza in un eccesso di rabbia. Welles, dopo essersi ferito continuò a recitare improvvisando, afferrò una tenda per coprire la sua mano sanguinante e completò la sequenza che viene considerata una delle scene più belle della storia del cinema che termina con il ritrovamento della palla di vetro con la casetta e la battuta indimenticabile Rosebud.

Orson Welles e Joseph Cotten 

‘L’esorcista’, 1973

L’esorcista (1973) è un film che ha segnato profondamente la sua giovane protagonista Linda Blair che all’epoca del film di William Friedkin aveva solo 14 anni. Le tracce che quel film cult hanno lasciato sull’attrice che dopo quel ruolo (che le ha dato notorietà e una candidatura all’Oscar) non ha più avuto altrettanto successo e per anni ha combattuto con le dipendenze, sono però anche di natura fisica. Sul set Blair aveva subito una frattura spinale a causa di un guasto meccanico durante le riprese della scena in cui Regan MacNeil levita e si dibatte violentemente. La frattura si è poi trasformata in scoliosi dopo un altro incidente alla schiena durante una scena in moto per un altro film.

‘Ai confini della realtà’, 1982

Forse meno famoso ma ancora più terrificante era stato l’incidente che aveva provocato la morte di tre attori avvenuto il 23 luglio 1982 durante le riprese del film a più mani Ai confini della realtà, che rendeva omaggio alla serie. Un elicottero si schiantò al suolo uccidendo sul colpo l’attore Vic Morrow e due comparse Myca Dinh Le e Renee Shin-Yi Chen, mentre si girava una scena diretta da John Landis. L’incidente avvenne durante le riprese della sequenza ambientata in Vietnam: un elicottero, a causa di un susseguirsi di esplosioni pirotecniche, perse il controllo e si schiantò contro un albero. Morrow e Dinh furono decapitati entrambi dalle pale dell’elicottero, mentre la piccola Chen riportò ferite mortali.

‘Cover up’, 1984

Sempre a causa di un’arma malfunzionante l’attore Jon-Erik Hexum morì nel 1984, dopo essersi sparato alla testa con una pistola a salve mentre fingeva di giocare alla roulette russa con una Magnum 44 sul set della serie televisiva Cover up. In quel caso anche se non c’era la pallottola, lo sparo produsse una tale pressione sul cranio che alcuni frammenti dell’osso si conficcarono nel cervello, dopo un intervento delicatissimo l’attore entrò in coma e venne dichiarato morto dopo sei giorni.

Stuntmen

Nella storia del cinema ci sono parecchi stunt che si sono feriti o hanno perso la vita a causa di incidenti sul set. Uno dei primi che vengono raccontati nella storia del cinema è quello avvenuto sul set del Ben Hur del 1925, quando un primo tentativo di ripresa della corsa dei carri venne fatto in esterni al Circo Massimo a Roma, provocando la morte di uno stuntman a causa della rottura di una ruota del suo carro . Anche 34 anni dopo sul set del remake con Charlton Heston ci furono incidenti, Joe Canutt, che era la controfigura di  Heston, subì uno squarcio sul mento dopo essere stato lanciato fuori dal suo carro durante una scena di una corsa.

Charlton Heston in ‘Ben Hur’ 

Harry O’Connor, controfigura di Vin Diesel sul set dell’action di Rob Cohen XXX è morto dopo essersi lanciato da un’auto in volo con il paracadute finendo contro un ponte e morendo sul colpo, ma non è l’unico incidente accaduto su un film di Vin Diesel ad alta adrenalina. Due estati fa su Fast & Furious 9 lo stuntman Joe Watts, controfigura di Diesel, era stato indotto in coma per un trauma cranico, in seguito a una caduta di nove metri ma è sopravvissuto.

Un altra vittima del cinema è stato lo stunt e pilota aereo Art Scholl sul set di Top Gun con Tom Cruise nel 1985. Esperto pilota acrobatico, conosciuto nel mondo, morì mentre eseguiva un’acrobazia per catturare delle scene per il film di Tony Scott.

Il 12 luglio 2017, durante le riprese dell’ottava stagione della serie sugli zombie The Walking Dead, lo stuntman John Bernecker era in piedi su un balcone con l’attore Austin Amelio, che interpreta Dwight. Lo stuntman, che aveva alle spalle 93 crediti e aveva lavorato sul set di Black Panther, avrebbe dovuto saltare dal balcone e cadere sull’imbottitura, ma non si è allontanato abbastanza dal balcone e ha mancato il bersaglio imbottito di pochi centimetri è precipitato per sei metri ed è atterrato di testa sul cemento. Trasportato in aereo in ospedale, è stato dichiarato morto.

Sul set del film russo La frontiera di Ilyinskye nel 2018 è morto lo stuntman Oleg Shilkin, 31 anni, investito e ucciso da un carro armato d’epoca durante le riprese del film ambientato nella seconda guerra mondiale. Il carro armato avrebbe dovuto fermarsi a breve distanza da dove si trovava Shilkin, ma invece lo travolse in pieno.

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