Ddl Zan, Zaki dal carcere: “La bocciatura è uno schiaffo al progresso”

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La bocciatura del decreto legge contro l’omotransfobia non lascia indifferente anche Patrick Zaki. Lo studente egiziano dell’università di Bologna ingiustamente detenuto nel suo Paese durante l’ultima visita con i suoi genitori ha commentato quanto accaduto nei giorni scorsi al Senato rispetto al ddl Zan. “Ho sentito un grosso peso sul petto sentendo la bocciatura di una legge che protegge le minoranze di genere da parte del Parlamento italiano”, ha detto Zaki ai suoi cari. Parole che gli attivisti della campagna “Patrick libero” non hanno lasciato cadere nel vuoto e hanno voluto pubblicare su diversi canali social. 

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Lo studente egiziano (ricercatore di gender studies dell’Egyptian Iniziative for Personal Rights e attivista Lgbt) ha parlato della bocciatura del disegno di legge contro l’omotransfobia come di “uno schiaffo a tutti coloro che credono che abbiamo raggiunto una fase progressiva quando si tratta di diritti umani, perchè ora dobbiamo lavorare più duramente che mai”. Zaki, detenuto da oltre un anno e mezzo in Egitto per aver scritto un articolo in difesa della minoranza copta, ha poi ha poi rivolto un pensiero alla università di Bologna: “Sono orgoglioso – ha detto – di appartenere al faro del progresso e del mondo accademico in Italia, la citta’ di Bologna”.

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