Decreto Aiuti bis, Mattarella lo firma. Stretta sugli extraprofitti, Guardia di Finanza in campo

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ROMA – Dopo la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella firma il Decreto legge aiuti bis, con misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali. Entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Dalla Relazione tecnica del provvedimento emerge chiara l’offensiva del governo sugli extraprofitti delle imprese energetiche. Finora la tassa governativa sugli extraprofitti si è rivelata un flop, avendo garantito neanche un miliardo sui dieci attesi.

Tassa sugli extraprofitti, mancano 10 miliardi: “Le imprese dovranno pagare tutto”

La nuova norma sugli extraprofitti stabilisce che – una volta decorsi i termini del 31 agosto per l’acconto e del 15 dicembre per il saldo – non ci si possa più avvalere del ravvedimento operoso, in particolare della riduzione alla metà della sanzione per omesso versamento né delle riduzioni per i casi di regolarizzazione spontanea. Anzi la sanzione prevista si applica nella misura del 60%.

Aiuti bis, stretta sugli extraprofitti e bollette nel welfare aziendale

Inoltre Agenzia delle entrate e Guardia di Finanza procedono con piani di intervento coordinati per i controlli. Dalla norma, si legge nella Relazione tecnica, “tenuto conto della finalità di incentivazione degli adempimenti spontanei, potrebbero derivare potenziali effetti positivi di gettito che, tuttavia, in via prudenziale, non formano oggetto di quantificazione”.

Il decreto porta a 600 euro per il 2022, intanto, il valore dei beni ceduti e dei servizi che non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente, includendo tra i cosiddetti fringe benefit anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle bollette

Il decreto stanzia più risorse per l’indennità una tantum ad autonomi e professionisti con reddito fino a 35 mila euro. Ne potranno beneficiare tre milioni di lavoratori, di cui 430 mila coltivatori diretti, 859 mila artigiani, 973 mila commercianti, 261 mila professionisti esclusivi e 477 mila delle casse professionali.

La norma rinvia a un decreto attuativo modalità e requisiti per l’erogazione. L’onere totale è di 600 milioni per il 2022, di cui 95,6 milioni per le Casse di previdenza. La disposizione perciò aggiunge 100 milioni ai 500 inizialmente previsti.

Per il trasporto pubblico arriva un Fondo per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi carburanti e dei prodotti energetici. Il fondo, istituito presso il Ministero delle infrastrutture, ha una dotazione di 40 milioni per il 2022.

E’ previsto il riconoscimento di un contributo per l’incremento di costo, al netto dell’Iva, sostenuto nel secondo semestre 2022 (rispetto al 2021), per l’acquisto del carburante per i mezzi destinati al trasporto pubblico locale e regionale “su strada, lacuale, marittimo o ferroviario”, con obbligo di servizio pubblico.

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