Decreto anti-rincari, il testo in Gazzetta Ufficiale. Via da oggi allo sconto sulla benzina

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MILANO – Arriva in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto anti rincari varato venerdì sera dal governo, affiancato dal decreto ministeriale che riduce temporanemante le accise per i carburanti.  Tra gli altri interventi in vigore da oggi ci sono anche la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, pari al 10% per il solo 2022 e che dovrà essere versata il prossimo giugno. Il governo ha inoltre rafforzato le misure di accoglienza dei profughi, così come ha aumentato il sostegno per le imprese in difficoltà. Il decreto contiene inoltre il rafforzamento del Golden power nel settore delle telecomunicazioni.

Decreto anti rincari, tutti i provvedimenti: dalle bollette rateizzate alla cassa integrazione

Benzina, da oggi via lo sconto.

La misura più attesa è comunque la riduzione del prezzo della benzina, schizzata fino a quota 2,4 euro al litro in molte parti d’Italia. Scatta da oggi, giorno successivo alla pubblicazione, lo sconto da 25 centesimi previsto dal provvedimento. Nel dettaglio le accise  scendono a 623, 24 euro per mille litri sulla benzina, 532,24 per il gasolio e 182,61 per mille chilogrammi per il Gpl. La riduzione delle accise, e quindi del prezzo dei carburanti, avrà la durata di 30 giorni. Ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest’anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale. Specifiche norme sono poi introdotte per i depositi di stoccaggio dei prodotti e per evitare manovra speculative, con poteri al Garante dei Prezzi e l’utilizzo della e Guardia di Finanza per i controlli.

Bonus benzina per i lavoratori

Accanto a questa misura il governo introduce  una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro. Alle imprese viene data la possibilitàò di concedere buoni cxarburante fino  a 200 euro senza che questi vengano possano essere oggetto di tassazione. Non si tratta quindi di un contributo governativo, ma di un’agevolazione fiscale per le imprese che potranno scegliere o meno di concedere questo benefit.

Bonus benzina da 200 euro: che cos’è e come funziona

Via alla tassa sui profitti delle società energetiche

Arriva poi la tassa del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche. Si applicherà per il solo 2022, sarà versata a giugno e dovrà essere versata da tutta la filiera del settore energetico: dalle società che producono, importano e vendono prodotti petroliferi, gas o elettricità. Sono escluse le sole società che gestiscono piattaforme per lo scambio. Il “contributo solidaristico straordinario” si calcolerà sull’incremento del saldo tra le operazioni ai fini Iva tra il periodo 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021. Una specifica evita che il maggior onere delle società si trasferisca sui prezzi al consumo
 

Dalla Cig al Golden power, le altre misure

Il testo, composto da 37 articoli, è diviso in molti capitoli. Il primo è dedicato ai carburanti, con la riduzione delle accise e la detassazione del bonus benzina fino a 200 euro. Ci sono poi gli aiuti in favore delle imprese per l’acquisto di energia, con misure specifiche per le imprese energivore e gasivore. Un articolo potenzia il ruolo del garante dei prezzi.

Sono quindi previste alcune norme per il sostegno alla liquidità delle imprese, prevedendo la rateizzazione delle bollette, la cedibilità di crediti d’imposta, e prestiti alle imprese energivore di interesse strategico. Due articoli riguardano poi il lavoro, con l’estensione della Cig e agevolazioni contributive per il personale delle aziende in crisi. Un intero capitolo è finalizzato alle misure a sostegno di autotrasporto, agricoltura, pesca e turismo.

Viene poi rafforzato il golden power, il potere speciale del governo dal settore della Difesa a quello della Sicurezza, per arrivare alle telecomunicazioni con un occhio più che attento alle tecnologie del 5g e del ‘cloud’ nazionale. Oltre a norme specifiche per i diversi settori, che di fatto rendono strutturali alcune misure adottate temporaneamente con i decreti Covid, sono previste semplificazioni e l’arrivo di un apposito nucleo di valutazione e analisi strategica costituito da 10 esperti che lavoreranno presso la Presidenza del Consiglio. Una norma prevede anche la possibilità per le amministrazioni pubbliche di sostituire forniture di tlc provenienti dalla Russia per prevenire possibili problemi derivanti dalla mancata manutenzione anche ai fini della cybersicurezza.

Una norma, non prevista nella bozza iniziale, riguarda poi la scuola: arrivano 200 milioni di maggiori finanziamenti per estendere il periodo di assistenza Covid, prorogando l’organico previsto per il coronavirus e consentire l’acquisto di dispositivi di sicurezza.

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