Decreto lavoro, Renzi attacca Meloni sul taglio delle tasse: “Venga in Aula invece di stare su Youtube”

Pubblicità
Pubblicità

“Sulla questione fiscale e le tasse finisce la luna di miele del governo”. Ne è convinto Matteo Renzi, secondo cui “è falso” quanto detto nel video del Primo maggio dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, cioè che nel decreto lavoro l’esecutivo ha previsto “il più grande taglio delle tasse mai fatto finora”. Il leader di Italia viva si riferisce al taglio del cuneo fiscale previsto dal provvedimento varato dal Consiglio dei ministri nel giorno della Festa dei lavoratori.

“Iv – prosegue Renzi – è pronta a una discussione parlamentare sulle tasse. Meloni venga in Aula anziché stare su Youtube”. Un chiaro riferimento, quello del senatore, al video girato da Meloni nei corridoi di Palazzo Chigi. Secondo Renzi la premier in Parlamento dovrebbe spiegare “numeri alla mano, perché in campagna elettorale parlavano di flat tax e ora parlano di un taglio, che per noi è un taglietto”. Poi però precisa: “Sul dl lavoro non abbiamo pregiudiziali, leggeremo il testo e poi decideremo insieme ad Azione perchè in Parlamento il nostro è un gruppo unico”.

Nel corso della conferenza stampa, Renzi ha commentato anche la decisione delle opposizioni di partecipare alle mobilitazioni dei sindacati contro il provvedimento del governo. “Ancora non abbiamo capito quale sia la piattaforma dei sindacati, mi sembra che la Cgil ne abbia una più dura, la Cisl una meno. Tuttavia l’idea che il Pd e i 5 Stelle, in evidente debito di ossigeno, inseguano la piazza ha portato alcuni autorevoli sindacalisti a dire, vengano pure ma sul palco ci siamo noi. Il compito di un partito è quello di fare iniziativa politica, proposte politiche”.

Poi, parlando di Meloni e Schlein, il leader di Italia viva ha detto: “Ho una naturale empatia personale verso le due giovani donne che svolgono ruoli da me già ricoperti. C’è empatia personale, le capisco e mi viene da dirgli ‘in bocca al lupo’. Ma questa mia empatia personale si scontra con una naturale avversione politica”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *