Derby Milan-Inter, tensione tra migliaia di tifosi assembrati fuori da San Siro: salta il distanziamento, si rischia il contatto tra schieramenti

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Il giorno dei bandieroni e dei tamburi. Delle sciarpe e dei fumogeni. Il giorno delle due curve. Cinquemila sotto la Nord e altrettanti nel piazzale che guarda la Sud. Strizzati, per nulla distanziati, guidati dai capi coi megafoni, dal ritmo dei cori. È il giorno dell’orgoglio ultras, che più che da corredo a un derby, quello tra Milan e Inter, che vale il primo posto in classifica, una fetta di scudetto e anche altro. Vale a riaffermare il protagonismo delle due tifoserie, che si sono date appuntamento davanti ai cancelli sbarrati dei due punti cardinali del Meazza. La tensione tra le due tifoserie, inesistente per tutta la mattinata, si accende quando decine di milanisti corrono lungo il piazzale per accompagnare l’ingresso del pullman del Milan – festeggiato da cori e fumogeni in piazzale Axum – nel parcheggio di San Siro, il cui ingresso è sotto la Nord. Nonostante i richiami al megafono dei capi ultras, si sfiora il contatto, evitato dalla manovra di alleggerimento di carabinieri e polizia, che sbattono i manganelli sugli scudi in plastica mentre avanzano. “Ci sono bambini!”, urlano un paio di sostenitori, ma tutto si risolve senza violenze. Poco dopo arrivano i due pullman dell’Inter, salutati dal coro “Uccideteli! Uccideteli!”

Tensione a San Siro: migliaia di tifosi di Milan e Inter fuori dallo stadio prima del derby

Niente distanziamento e poche mascherine: i tifosi di Milan e Inter si accalcano fuori dallo stadio per il derby

Cori, bandiere, petardi e fumogeni: circa 5000 tifosi dell’Inter e altrettanti del Milan a poca distanza si sono dati appuntamento nel piazzale del ‘Baretto’ di San Siro, punto di ritrovo della Curva Nord, dalla tarda mattinata, per supportare la squadra nel derby di oggi pomeriggio. Una festa, anche con famiglie e bambini, in un momento in cui l’Inter è prima in classifica e lotta per lo scudetto. Il divieto di assembramento imposto dal Governo per limitare la diffusione del Covid è stato di fatto dimenticato e il distanziamento praticamente inesistente – LEGGI L’ARTICOLO

C’è tutta la geografia del tifo organizzato, con i suoi rituali, le sigle, le gerarchie. Ma anche tanti supporter comuni, arrivati in bici e coi mezzi, con le magliette di Lukaku e Ibrahimovic e quelle personalizzate per il calcetto con gli amici.

Derby Milan-Inter: tutto quello che c’è da sapere sulla sfida in vetta che infiamma i tifosi

Ci sono i vigili e le camionette di carabinieri e polizia, le ricetrasmittenti di Digos e Nucleo Informativo e, insomma, tutto il contorno di un derby pre-Covid. Compreso l’inesistente metro di precauzione tra tifoso e tifoso, anche se le mascherine sono tante, bianche o in rossonerazzurro, a secondo della curva.

Milan-Inter, un derby d’altri tempi che vale lo scudetto: in campo domenica pomeriggio e senza pubblico

Due gli striscioni che campeggiano. “Sempre insieme a te sarò”, su sfondo rossonero, quello attaccato alle rampe di accesso alla Sud. “Buon viaggio Bellugi eroe nerazzurro”, quello esposto accanto al baretto sotto alla Nord, che ricorda lo stopper toscano scomparso ieri dopo una battaglia contro il Covid che aveva comportato l’amputazione delle gambe

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