Di Battista ridimensiona vittoria di Meloni, stronca le politiche di Letta e attacca Di Maio: “Si prenda la laurea”

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Non porta un ramoscello d’ulivo, al massimo la corona di alloro. Di Battista ha aspettato il fallimento dell’ex amico Di Maio, quello con cui condivideva gli insulti ai politici alle origini del Movimento e che ora è fuori dal Parlamento, e con la perfidia di chi odia sembra godersi lo spettacolo: “Gli consiglio di studiare, di prendersi una laurea, di vivere la vita reale che, forse, negli ultimi anni non ha vissuto”. Dispensa consigli di vita: “Non provo alcuna gioia, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. Gli consiglio di stare alla larga dal mondo della politica perché c’è vita al di fuori dei palazzi”.

Non esalta la vittoria di Giorgia Meloni e non le riconosce meriti: “Le hanno consegnato il paese”

E fuori dal palazzo Alessandro Di Battista c’è davvero. E da fuori commenta, ridimensiona, polemizza. Non dà grande enfasi al successo di Giorgia Meloni perché con l’affluenza più bassa di sempre è un successo: “In nome di metà del popolo italiano”. E neanche le riconosce dei meriti: “Meloni ha vinto senza fare nulla, non ha neanche azzeccato la campagna elettorale, le hanno consegnato il Paese. Ed è ridicolo Letta quando dice che se ha vinto è colpa di Conte che ha fatto cadere il governo. Sapevo che l’ammucchiata indecorosa che ha accompagnato il governo Draghi avrebbe favorito FdI: non ha fatto nulla per vincere”.

“Il Pd deve fare terra bruciata”

E sembra aver fatto di tutto per perdere, invece, il Partito Democratico, sostiene in un’analisi in cui sembra voler anche dispensare non richiesti consigli per il futuro: “Il PD ha preso meno voti di sempre. Non c’è mai stato un momento di maggiore crisi. Strameritato. Io mi auguro per loro che possano fare, no tabula rasa, di più. Vi ricordate quando Renzi parlava di lanciafiamme? Devono fare terra bruciata di tutto il gruppo dirigente e non soltanto Letta. Tutto il gruppo dirigente deve andare a casa. Alcuni non sono stati eletti: ho goduto”.

“Conte è stato bravo, ora mantenga le promesse”

Ma a godere davvero adesso è il M5S e i suoi elettori: “Ha avuto obiettivamente un recupero importante, che in pochi avrebbero immaginato 3-4 settimane fa. Il merito è di Conte, che ha azzeccato la campagna elettorale. Ora mi auguro che le cose dette vengano mantenute nei prossimi mesi, a partire dal no all’invio d’armi in Ucraina e al cambio di passo sulla guerra”.

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