Dopo gli omicidi a Parigi i curdi tornano a protestare, scontri con la polizia

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Nuova protesta a Parigi della comunità curda e scontri con la polizia. Dopo l’attacco razzista al centro culturale Ahmet-Kaya e l’uccisione di tre militanti, i curdi hanno organizzato oggi, 24 dicembre, una manifestazione e non sono mancati momenti di tensione lungo Boulevard du Temple, nei pressi di Place de la Republique, con un lancio di oggetti contro le forze di sicurezza che hanno risposto con i gas lacrimogeni. Undici i manifestanti arrestati al termine della protesta, 31 i feriti (lievi) tra i poliziotti e uno tra i manifestanti.

Parigi, tra le vittime dell’attentato anche la leader delle attiviste curde. Il movimento sospetta dei turchi

Le forze dell’ordine sono accusate dalla comunità curda di non aver fatto abbastanza per prevenire il crimine d’odio. “La Francia deve proteggerci, siamo stati vittime di un attacco terroristico”, ha dichiarato Berivan Firat, portavoce del Consiglio democratico curdo in Francia.

E’ stata intanto revocata per ragioni di salute la custodia cautelare dell’uomo di 69 anni sospettato di aver ucciso i tre curdi con una pistola e di averne feriti altrettanti. L’uomo è stato ricoverato in un reparto di psichiatria. Le indagini sono per atti di omicidio, tentato omicidio, violenza con arma e violazioni della legislazione sulle armi di natura razzista. “L’aggiunta di questa circostanza non modifica il massimo della pena per cui è perseguibile, che rimane l’ergastolo”, ha evidenziato l’accusa.

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