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Draghi a messa in Vaticano, un segno in attesa dell’incontro con Francesco

Città del Vaticano – È arrivato domenica mattina in Vaticano, poco dopo le nove e un quarto, per seguire insieme alla moglie la messa all’altare della Cattedra nella basilica di San Pietro. E verso le dieci è andato via. La prima di Mario Draghi Oltretevere dopo l’incarico di governo è avvenuta in forma privata, senza un incontro con Papa Francesco né con altri prelati.

Ed anche se non è escluso che dopo Pasqua venga organizzata una sua visita ufficiale al Papa, resta un piccolo segno la scelta del premier di andare a messa nella basilica vaticana. Di domenica, spesso, Draghi è stato visto altrove, nella Chiesa del Gesù alla funzione celebrata da padre Ottavio de Bertolis.

La vicinanza di Draghi alla Chiesa è nota. Una certa sintonia è stata registrata anche a livello ufficiale lo scorso 2 marzo, in occasione dell’incontro a Palazzo Borromeo fra le più alte cariche dello Stato e della Santa Sede. Liceale al Massimo, ha sempre mantenuto un rapporto di amicizia con i suoi professori gesuiti.

Draghi, prima dell’incarico, ha incontrato più volte Francesco. Nel 2013 Draghi fu ricevuto in udienza con la famiglia e nel 2016 sedeva accanto ad Angela Merkel quando a Francesco fu conferito il premio Carlo Magno. Allora il Papa richiamò la sua idea di Europa: «Sogno un nuovo umanesimo europeo», disse richiamando il «progetto illuminato dei padri», Schumann, Adenauer, De Gasperi. Già nel novembre 2019 Civiltà Cattolica aveva dedicato un saggio al «contributo di Draghi all’Europa». Giudizio conclusivo: «Ha saputo prendere decisioni sulla base di analisi rigorose, con audacia e guidato da una visione altissima dell’Europa, unita ben oltre la moneta come nel progetto dei Padri fondatori».



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