Draghi: “La Corte dei conti vigili sulle spese del Recovery, in gioco la rinascita del Paese”

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ROMA – Ora che l’Europa si prepara a trasferirci copiose somme di denaro, la nostra Corte dei conti avrà un ruolo di vigilanza sulle spese ancora più rilevante. E il nuovo premier Mario Draghi responsabilizza al massimo i magistrati contabili (all’inaugurazione dell’Anno giudiziario): “Oggi il ruolo della Corte diventa ancora più cruciale”, dice Draghi, “Il Recovery Plan riconosce al nostro Paese risorse imponenti con una chiara linea di indirizzo: investire sul futuro”.

“Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente. Governo, Parlamento, Amministrazione Pubblica, Corte dei conti e tutte le Istituzioni del nostro Paese devono essere coprotagonisti di un percorso di rinascita economica e sociale”.

Unione, Draghi: “Recovery prova straordinaria di fiducia reciproca. Stato può fare investimenti, unico vincolo: farli bene”

Da contrapposizioni, somma negativa

“È una mia profonda convinzione che le contrapposizioni tra istituzioni siano un gioco a somma negativa, mentre la collaborazione produce effetti moltiplicatori. È a questo principio di leale e costruttiva collaborazione che penso vada improntata la relazione tra chi agisce e chi controlla: questo principio deve guidare tutti i servitori dello Stato, controllati e controllori. Per questa ragione bisogna dare maggiore impulso ai processi che, pur nell’ambito dell’indipendenza che la Corte deve preservare nelle sue tradizionali funzioni di controllo e giurisdizionali, valorizzino il suo ruolo di supporto consulenziale rispetto alle Amministrazioni”.

Draghi spiega anche che le scelte europee hanno un valore storico: “Con il Next Generation, l’Unione Europea ha preso una decisione, ispirata alla solidarietà, senza precedenti. Una decisione per noi importante sotto due aspetti”.

Il debito sia sostenibile

 “Per la prima volta in tanti anni lo Stato si trova a poter fare investimenti significativi con il solo vincolo che siano fatti bene, cioè che aumentino la crescita del Paese e quindi contribuiscano anche a rendere il nostro debito sostenibile”.

“Ai livelli attuali non sono i tassi di interesse che determinano la sostenibilita’ del debito pubblico, ma e’ il tasso di crescita di un paese”.

“Mai nella storia dell’Ue – dice ancora – i governi avevano tassato i loro cittadini per dare il provento di questa tassazione ai cittadini di altri paesi dell’Unione. È avvenuto con i trasferimenti a fondo perduto stabiliti dal Next Generation. Si tratta di una straordinaria prova di fiducia reciproca che, se validata da scelte oneste ed efficaci, potrà un giorno sfociare nella creazione di un bilancio europeo comune da cui dovrebbero trarre maggior beneficio proprio i Paesi più fragili dell’Unione”.

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I funzionari e la paura di firmare

“Occorre, infatti, evitare gli effetti paralizzanti della fuga dalla firma, ma anche regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per l’erario. Negli ultimi anni, il quadro legislativo che disciplina l’azione dei funzionari pubblici si è arricchito di norme complesse, incomplete e contraddittorie e di ulteriori responsabilità anche penali”.

“Tutto ciò ha finito per scaricare sui funzionari pubblici responsabilità sproporzionate che sono la risultante di colpe e difetti a monte e di carattere ordinamentale; con pesanti ripercussioni concrete, che hanno talvolta pregiudicato l’efficacia dei procedimenti di affidamento e realizzazione di opere pubbliche e investimenti privati, molti dei quali di rilevanza strategica”.

Migliorare i servizi pubblici

Obiettivo del premier è riformare la Pubblica amministrazione, esaltando le sue capacità di assistenza a persone e aziende: “Bisogna agire sul versante del rafforzamento della qualità dell’azione amministrativa, a partire dalle competenze delle persone”. 

“E’ un diritto innegabile dei cittadini e le imprese – insiste Draghi – di ricevere servizi puntuali, efficienti e di qualità. E’ un dovere delle Pubbliche Amministrazioni attrezzarsi perché ciò avvenga. Il nostro impegno sarà quello di rafforzare la capacità amministrativa anche attraverso un’azione volta a selezionare le migliori competenze, a formare e riqualificare le persone”

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