Draghi oggi alla Camera sull’Ucraina. Fico annuncia nascita gruppo Di Maio ‘Insieme per il futuro’

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Dalla necessità di un tetto europeo al prezzo del gas, fino all’appello a sbloccare le forniture di cereali in territorio ucraino. Sono questi i contenuti principali delle comunicazioni fatte da Mario Draghi alla Camera in vista del Consiglio Ue. Un  discorso che ha ripercorso quello fatto ieri pomeriggio al Senato. “L’Italia – ha detto Draghi – continuerà a lavorare con l’Unione europea e i nostri partner del G7 per sostenere l’Ucraina, ricercare la pace, superare questa crisi. Questo è il mandato che il governo ha ricevuto dal Parlamento, da voi – ha sottolineato – Questa è la guida per la nostra azione”. I deputati hanno ascoltato l’intervento del premier in un emiciclo pieno, ma si è registrata l’assenza di alcuni parlamentari 5S. Alla fine dell’intervento del presidente del Consiglio i deputati di Alternativa hanno esposto nell’Aula della Camera carteli con la scritta “Stop invio armi” e “No alla guerra”. Sono intervenuti i commessi e la protesta è finita. Dall’impegno a sostenere l’Ucraina ed imporre sanzioni alla Russia, alla ricerca della pace tramite uno sforzo inalterato per il dialogo e i negoziati.

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Fico annuncia nascita gruppo Insieme verso il futuro

In apertura di seduta, il presidente Roberto Fico ha letto l’elenco dei deputati che ieri, 21 giugno, hanno comunicato le proprie dimissioni dai rispettivi gruppi di appartenenza, 20 da M5S e 1 da Coraggio Italia, e la conseguente formazione del gruppo parlamentare ‘Insieme per il futuro’.

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Fico ha dunque letto i nomi dei 51 deputati ex M5S e di Ci (Antonio Lombardo) che sono passati al nuovo gruppo. Si tratta dei deputati Adelizzi, Alaimo, Amitrano, Aresta, Battelli, Cadeddu, Casa, Caso, Cassese, Castelli, Cillis, Daga, Deiana, Del Grosso, Del Sesto, Di Maio, D’Ippolito, Di Sarno, Di Stasio, Di Stefano, D’Uva, Fantinati, Faro, Frusone, Gagnarli, Gallinella, Giarrizzo, Giordano, Grande, Grimaldi, Iorio, Iovino, L’Abate, Licatini, Lombardo, Macina, Maglione, Manca, Maraia, Martinciglio, Nesci, Pallini, Rizzo, Ruocco, Scagliusi, Serritella, Spadafora, Terzoni, Vacca, Valente, Vignaroli.

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Salvini: “Governo non si blocchi per rotture M5S”

Il giorno dopo l’addio di Di Maio ai 5S Matteo Salvini commenta: “Il governo non può bloccarsi per le rotture nel Movimento 5 Stelle: la Lega chiede con forza il decreto siccità e i rinnovi degli sconti per energia e carburanti. Famiglie e imprese non possono aspettare”.

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