Dubai, stop alla tassa del 30% sugli alcolici: così l’emirato prova ad attrarre turisti e nuovi residenti

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MILANO – Stop alle tasse sulle bevande alcoliche. È la mossa messa in campo da Dubai per provare a guadagnare vantaggio sui rivali del Golfo nella “guerra” per conquistare turisti e nuovi residenti. La misura, spiega il Financial Times, è entrata in vigore domenica e durerà in via sperimentale per un anno. Ad essere cancellata sarà l’imposta del 30% che grava sui prodotti, che diventeranno così assai più competitivi rispetto a quelli dei Paesi vicini. Un’altra mossa per convincere gli stranieri a recarsi nell’emirato, dove il rapporto tra espatriati e cittadini autoctoni è già di nove a uno.

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“Il taglio dovrebbe sostenere ulteriormente i settori del turismo e dell’ospitalità, dopo la forte ripresa dalla pandemia”, ha spiegato Monica Malik, capo economista della Abu Dhabi Commercial Bank, citata dal quotidiano londinese. “La mossa dovrebbe essere accolta con favore anche da molti residenti, soprattutto espatriati”.

Secondo gli osservatori, l’abolizione dell’imposta sugli alcolici potrebbe essere compensata dalla prevista introduzione di un’imposta sulle società del 9% a giugno.  Peraltro, ricorda il Financial Times, ha già fatto i conti con l’introduzione di un’imposta sulle vendite del 5% da parte degli Emirati Arabi Uniti nel 2018. “L’impatto sulle entrate statali dovrebbe essere limitato, soprattutto grazie alla ripresa dei settori non petroliferi e alle precedenti riforme fiscali”, ha aggiunto Malik.

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